Gela. Il Pd aspetta di avere il nuovo segretario nazionale e il voto di domenica decreterà comunque l’avvio di quella che da tanti, all’interno del partito, è vista come una possibile svolta per il rilancio. In città, saranno urne “tattiche” che potranno dire quale corso attenderà i dem in vista soprattutto delle prossime amministrative. L’ormai ex segretario provinciale Peppe Di Cristina è stato tra i primi a schierarsi apertamente. L’ha fatto nella prima fase per l’ex ministro Paola De Micheli, che ha vinto in città e ha ottenuto buone percentuali in provincia, e lo fa anche per questo “secondo turno”. Sta con Stefano Bonaccini. “Io voterò Stefano Bonaccini perché rappresenta la scelta con cui il partito può e deve ripartire. La visione di partito che propone Bonaccini è quella che più si vicina alle idee di Paola De Micheli, candidata che ho convintamente sostenuto al primo turno e che resta una straordinaria risorsa per il nostro partito e per i territori poiché con coraggio e passione ha pensato e costruito una mozione che rappresenta un punto di ripartenza essenziale per il partito che vogliamo da domani. Un partito – dice – che mette al centro le persone con i loro bisogni. I circoli luoghi vivi, attivi, inclusivi di crescita per tutti i tesserati. Questo deve fare un partito che riconosce la propria radice riformista e che vuole incanalare al meglio le storie che hanno dato vita al Partito Democratico. Ed è quello dobbiamo essere noi, una grande forza della tradizione della sinistra moderna e riformista, capace di interpretare le priorità sociali anziché occuparsi delle proprie e personali alleanze ed alimentare beghe interne del dividi ed impera”.
Di Cristina analizza la sua scelta facendo perno sul “rinnovamento”. “Un partito capace di dialogare con tutti ma avendo priorità precise a partire dalla tutela dei più fragili e ancora il lavoro, la scuola, la sicurezza e la sanità. Un partito capace di rinnovare il proprio gruppo dirigente – aggiunge – sulla base del merito e dell’impegno sui territori. Capace di costruire un modello forte di sviluppo che tenga insieme le persone e il paese. Domenica quindi il mio personale voto andrà a Stefano Bonaccini”. L’endorsement conferma una linea che porta l’esponente democratico a supportare un candidato, in città già sostenuto dallo zoccolo duro del partito. Nella lista regionale per il congresso, c’è l’ex parlamentare Ars Giuseppe Arancio. La sua posizione non è tra quelle di prima fascia anche se pare che gli sia stata offerta una collocazione migliore. Arancio però ha intenzione di dare un sostegno alla causa di Bonaccini senza puntare a ruoli successivi. Nella lista siciliana per Elly Schlein c’è invece l’avvocato Claudia Caizza, da sempre vicina all’area dell’ex parlamentare Ars Miguel Donegani e componente del laboratorio “Progressisti e rinnovatori”. Donegani, invece, preferisce non schierarsi pubblicamente e ha dato piena libertà di scelta agli esponenti a lui più vicini. Un comitato pro-Schlein l’ha avviato il vicesegretario cittadino Licia Abela e pare che anche il segretario Guido Siragusa propenda per questa proposta, anche se a sua volta ha voluto mantenere una certa terzietà, in attesa eventualmente di comunicare un appoggio ufficiale.