Gela. Potrebbero volerci tra i dieci e i quindici giorni prima di arrivare ad un deliberato della Corte dei Conti sulla scorta dell’audizione tenutasi questa mattina a Palermo. Il sindaco Lucio Greco, come da prassi del procedimento, ha illustrato quello che è stato fatto fino ad ora, con i riaccertamenti in corso e il tentativo di dare gli atti finanziari che ancora mancano. La Corte dei Conti, ormai da anni, ha posto l’accento sul peso eccessivo dei debiti fuori bilancio e adesso anche su una “tessuto” finanziario dell’ente che risulta fin troppo debole. Il fondo crediti di dubbia esigibilità e quello dei rischi sono stati indicati come non in linea e “sottostimati”. L’uso dei fondi royalties è finito al centro della segnalazione del dirigente al bilancio Loredana Patti, che questa mattina ha partecipato all’audizione. I revisori dei conti, ormai mesi fa, hanno bocciato il bilancio di previsione e nelle recenti osservazioni rilasciate dalla Corte dei Conti è emersa una disamina assai critica sul rendiconto 2020 e sui successivi bilanci. Per i magistrati contabili, Palazzo di Città rischia un passivo pesante, con un disavanzo che potenzialmente arriverebbe a circa novanta milioni di euro. Difficile dare delle valutazioni, soprattutto in assenza di atti finanziari. I giudici contabili esporranno le loro valutazioni e non sono da escludere “criticità” che dovranno essere superate dall’amministrazione comunale. Servirà anzitutto un dirigente al bilancio in pianta stabile, in attesa del cambio di guardia negli uffici del segretario generale. Patti e l’amministrazione comunale chiudono il capitolo e il sindaco deve individuare il successore, anche se l’attuale segretario dovrebbe comunque rimanere almeno per queste settimane di febbraio. Dopo l’audizione, l’obiettivo immediato è quello del rendiconto 2021, che di fatto concluderebbe la fase di riaccertamento, dando un primo quadro analitico dei numeri del Comune. La giunta ha indicato la data del 17 marzo, termine entro il quale il dirigente dovrà trasmettere il rendiconto al collegio dei revisori. In settimana, ci saranno ancora contatti con i consulenti che studiano le carte del Comune.
Greco e l’assessore Mariangela Faraci, tra le tante difficoltà, cercheranno di far arrivare i primi atti finanziari in consiglio comunale. Rimane il punto interrogativo delle decisioni della Corte dei Conti. Greco propende per un piano di riequilibrio, che dovrà passare dal consiglio comunale. E’ uno step che può prevenire il dissesto, che avrebbe invece un’incidenza maggiore sulle sorti della macchina amministrativa anche per chi si insedierà in municipio a conclusione delle prossime elezioni amministrative. L’emendamento “sblocca royalties” varato dall’Ars può essere “un aiuto”, come l’ha definito il sindaco, ma sicuramente non è la cura definitiva ai “mali” finanziari del municipio.