Gela. Un tavolo con tutti i capigruppo consiliari, per iniziare a prendere visione dei correttivi finanziari trasmessi dal dirigente ad interim Loredana Patti, su richiesta della giunta. Lunedì sera, ci sarà un primo confronto tra i consiglieri, convocato dal presidente dell’assise civica Salvatore Sammito. L’incontro è fissato prima della seduta di question time. Sammito, in queste settimane di continue verifiche contabili, ha preso parte alle riunioni che l’avvocato Lucio Greco, gli assessori e lo stesso dirigente hanno avuto con i consulenti catanesi che stanno seguendo la vicenda Gela. Sammito riferirà ai capigruppo, ai quali ha trasmesso il provvedimento destinato a transitare anzitutto dal tavolo della giunta. “E’ giusto mettere al corrente i consiglieri – spiega Sammito – in questo modo, potranno iniziare ad esaminare l’atto che passerà dalla giunta per poi arrivare in aula”. Nonostante l’iniziale diffidenza, il sindaco e la sua giunta, che avevano indicato come “intempestiva” la segnalazione attivata dal dirigente sulla base del Tuel, congelando i correttivi, di recente sono ritornati sui loro passi chiedendone la trasmissione in via d’urgenza. La documentazione, comprensiva delle note interne susseguitesi in queste settimane, è a disposizione dei capigruppo. Nel “decalogo” finanziario predisposto dal dirigente, anche sulla base delle indicazioni del collegio dei revisori e dell’ormai ex consulente Calogero Centonze (che ha lasciato l’incarico), sono previste dieci “misure” da attuare in tempi piuttosto stretti. Ci sono scadenze anche sugli atti finanziari.
Il riaccertamento dei residui attivi e passivi dovrà concludersi non oltre il 15 febbraio. La tappa del consuntivo 2021 va portata a termine entro fine marzo, con il passaggio al collegio dei revisori entro il 7 marzo. I debiti fuori bilancio privi di copertura dovranno essere concentrati in un fondo passività potenziali e in uno per il contenzioso, così come le spese correnti che non hanno trovato copertura negli stanziamenti 2022. Per il dirigente Patti c’è la necessità di strutturare un fondo crediti di dubbia esigibilità rifacendosi alle linee dettate dalla Corte dei Conti. Del resto è una delle criticità maggiori individuata dai magistrati contabili. Le quote di avanzo vincolate vanno valutate “in maniera analitica”. Pagamenti e impegni spesa per finalità obbligatorie e indispensabili devono comunque essere assicurati. L’assise civica dovrà essere al corrente di “tutte le situazioni che possono aggravare la situazione dell’ente dal punto di vista finanziario”. Un monitoraggio va fatto, entro trenta giorni, su tutti gli immobili di proprietà del Comune che possono essere alienati. Il dirigente Patti ribadisce la necessità di “avviare tutte le azioni al fine di garantire l’aumento delle entrate proprie ed aumentare la velocità di riscossione dei crediti” attraverso direttive da destinare ai settori del municipio. I servizi a domanda individuale, infine, vanno monitorati per definire il “tasso di copertura”. Il “piano” per cercare un riequilibrio dei conti del municipio arriverà in consiglio, probabilmente dopo che l’amministrazione riferirà ai magistrati contabili, nel corso dell’audizione già fissata. Quelle del dirigente sono tutte azioni preliminari a ricostruire i numeri effettivi del Comune, in vista di un “bilancio pluriennale riequilibrato”: passaggio necessario anche rispetto all’ipotesi estrema del dissesto. La strada è ancora lunga e non sembrano esserci certezze di successo.