Gela. Se all’Ars Fratelli d’Italia ha cercato da subito di attivarsi per un emendamento “sblocca royalties” con il parlamentare Giuseppe Catania, nel partito c’è anche chi si sta muovendo invece con i riferimenti nazionali. E’ il caso dell’ex consigliere comunale Sandra Bennici, attuale vice-coordinatore provinciale del partito e responsabile regionale del dipartimento disabilità-pari opportunità. Ha avuto modo di essere ricevuta dal presidente del Senato Ignazio La Russa e sulla crisi finanziaria dell’ente comunale spiega che serve un intervento diretto del governo centrale. “Dobbiamo avere l’onestà intellettuale di dire ai cittadini che le soluzioni per la grave crisi finanziaria del Comune possono arrivare solo con una legge dello Stato”, dice. Bennici ha incontrato parlamentari siciliani, anche sul tema delle risorse per la disabilità. “In queste settimane abbiamo registrato l’incapacità dell’amministrazione comunale nel trovare soluzioni pratiche per scongiurare il pericolo default – spiega – si è puntata l’attenzione esclusivamente sulle royalties, ben sapendo che quei fondi, anche se potessero essere svincolati per intero, non sarebbero sufficienti a coprire significativamente la massa debitoria dell’ente”. L’intervento diretto del governo nazionale, secondo Bennici, può essere favorito da una transizione a Palazzo di Città, con un passo indietro del sindaco Lucio Greco.
“È arrivato il momento di dire la verità ai cittadini – continua l’ex consigliere – le misure che possono salvare la città, in caso di dissesto, possono arrivare solo grazie all’intervento del governo nazionale, come già fatto in passato per Catania. Tutto ciò sembra fuori dalla possibilità dell’attuale amministrazione locale e per non fare ricadere sui cittadini i danni causati dal dissesto sarebbe doveroso un passo indietro dell’attuale amministrazione. Un ricambio della classe dirigente che governa la città, a favore invece di chi può avere i giusti collegamenti con il governo nazionale”. Per l’esponete meloniana, dovrebbe essere il centrodestra a prendere la situazione in mano ma prima l’avvocato Greco e la sua giunta devono lasciare in anticipo.
