Gela. “Sono polemiche inutili. L’onorevole Giuseppe Catania, sul tema dello svincolo delle royalties, si è messo a disposizione della città, nonostante il nostro gruppo politico sia sempre stato all’opposizione della giunta Greco”. Il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Salvatore Scuvera, probabilmente, non si sarebbe aspettato critiche aspre da parte del parlamentare Ars Michele Mancuso, che ieri ha spiegato di non aver condiviso il modus operandi di Catania, proprio sul tema dell’emendamento sullo svincolo delle royalties estrattive. Ha anche invitato il sindaco a rassegnare le dimissioni. “L’amministrazione comunale – ha detto il parlamentare di Forza Italia – preferisce andare dietro a chi non sa neppure dove sia Gela”. Scuvera conferma l’intenzione di rispondere alle richieste che sono arrivate anche da Palazzo di Città. “L’emendamento di Catania è per la città e non certo per l’amministrazione comunale. Non c’è nessuna sanatoria sul passato ma la proposta tocca il periodo 2023-2025. Sappiamo benissimo che sul pregresso ci sono indagini in corso da parte della procura. Fino a prova contraria – aggiunge – Fratelli d’Italia fin dal primo momento è stato un partito di opposizione alla giunta Greco mentre Forza Italia ne ha fatto parte integrante fino a due mesi fa. Quindi, se quello della giunta è un disastro amministrativo anche Forza Italia ha una parte di responsabilità. Noi abbiamo avanzato una proposta sulle royalties che è del territorio. Non è affatto vero che l’onorevole Catania sia distante dalle esigenze della città. Viene spesso in visita e non ha bisogno di pubblicizzarlo. Bastano gli atti sui quali ha già lavorato in materia di sanità o ancora sui fondi per la progettazione delle aree funzionali, che ricomprendono anche Gela”.
Sull’asse politico che va dai forzisti e arriva fino ai meloniani è probabile che si strutturerà la colonna portante del prossimo centrodestra cittadino, con l’obiettivo delle amministrative post-Greco. Così, nonostante le tensioni palermitane, Scuvera non vuole alcuno strappo, come del resto ha già spiegato lo stesso Mancuso. “Tutti dobbiamo lavorare per un centrodestra locale unito che esprima un candidato condiviso – conclude il coordinatore FdI – guai al partito che non si muova in questa direzione”.