Gela. Le sorti finanziarie di Palazzo di Città, almeno in questa fase, passano anche dall’Assemblea regionale. L’Ars si appresta a diventare teatro politico della lunga corsa per l’approvazione della legge di bilancio, che è stata incardinata ma che sarà discussa dalla prossima settimana. In questo contesto, da giorni si valutano i potenziali emendamenti che vadano a svincolare i fondi royalties, per destinarli alla spesa e dare un sostegno alla causa del municipio, stretto dalla crisi finanziaria e ancora molto vicino al dissesto. Si sono susseguite prese di posizione assai diverse tra loro. Il sindaco Lucio Greco e gli assessori, settimane fa, avevano già trasmesso ipotesi di interventi normativi, per consentire l’uso dei fondi royalties a garanzia degli equilibri di bilancio. Il primo a rompere il ghiaccio è stato il parlamentare regionale di Fratelli d’Italia Giuseppe Catania, che in commissione bilancio ha proposto la modifica per svincolare gli stanziamenti royalties, nel periodo 2023-2025, su una quota non superiore al 75 per cento. In commissione la proposta è stata stoppata, in attesa di verifiche. Entro domani, vanno presentati gli emendamenti alla finanziaria e Catania non ha comunque rinunciato. “Stiamo valutando le ultime limature per blindare l’atto – dice – insieme ai capigruppo si sta decidendo se spostare in un successivo provvedimento tutte le disposizioni ordinamentali che vadano a modificare norme della legge finanziaria, compresa quella sulle royalties. Queste modifiche andrebbero concentrate in un provvedimento da approvare dopo la legge finanziaria. Altrimenti, l’emendamento verrà comunque proposto nel corso della discussione proprio sulla legge finanziaria”. Il parlamentare meloniano ribadisce che non c’è alcuna rinuncia alla proposta, che andrebbe ad incidere soprattutto sull’attuale situazione di Palazzo di Città. Anche i dem locali, la scorsa settimana, hanno annunciato un’iniziativa del gruppo all’Ars proprio sulle royalties, ma con un approccio diverso rispetto all’emendamento predisposto da Catania.
“Ho messo l’emendamento a disposizione di chi volesse firmarlo – conclude il parlamentare FdI – non ho alcun bisogno che venga discusso solo a mia firma. Se c’è la possibilità di un accordo trasversale, sono pronto a condividere la proposta, la cui base rimane comunque inalterata”. In municipio, l’assessore Romina Morselli, due giorni fa, ha lanciato un appello alla deputazione regionale locale affinché non ci siano divergenze sull’emendamento “sblocca royalties”. I numeri forniti dalla Corte dei Conti sono certamente fin troppo consistenti per essere sanati solo dalle risorse estrattive, ma arrivare ad uno svincolo di queste somme, seppur temporaneo, potrebbe essere un primo passo nella complessa gara ad evitare il dissesto del Comune.