Gela. I numeri rilasciati dalla Corte dei Conti, adesso con le osservazioni al rendiconto 2020 e ai bilanci municipali, sono ancora più preoccupanti. Il disavanzo è in netta crescita e anche l’eventuale norma “sblocca royalties” potrebbe non bastare. Ieri, il sindaco Lucio Greco ha convocato d’urgenza sia gli assessori sia il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito, proprio per una prima valutazione delle osservazioni dei magistrati contabili. In consiglio comunale, davanti a questo scenario, c’è già chi pensa che per evitare il dissesto serva un intervento del governo nazionale. “La situazione finanziaria certificata dalla Corte dei Conti appare molto grave – spiega il consigliere della Nuova Dc Vincenzo Cascino – ipotizzare che un intervento normativo all’Ars possa risolvere il problema mi sembra poco realistico. Come fatto per Palermo, Catania e Messina, il governo nazionale deve intervenire con un paracadute che permetta al nostro ente di avere le risorse finanziarie per ripartire. Non si può pensare di far fallire il nostro Comune. Sarebbe il fallimento di tutta la politica, anzitutto di quella nazionale che abbiamo contribuito ad eleggere”. Per Cascino, sono soprattutto le forze di centrodestra, che sono al governo nazionale e anche in quello regionale, a doveri mobilitare.
“Nel nostro collegio sono state elette le parlamentari Stefania Craxi e Michela Brambilla – aggiunge Cascino – perché non intervengono? Non sono interessate al territorio dove hanno ottenuto voti? E’ vero, la città ha espresso anche due senatori del Movimento cinquestelle, ma sono all’opposizione e salvo che un supporto pratico non possono sicuramente influire sul governo di centrodestra”. Cascino, esponente di un gruppo politico che si rivede proprio nell’area di centrodestra, non si nasconde dietro convenienze politiche e chiama a raccolta anzitutto i parlamentari che sono con il governo Meloni. Con il disavanzo delineato nelle osservazioni della Corte dei Conti servirà probabilmente un intervento straordinario solo per la città, anche se ad oggi non è ancora ben chiaro quali possano essere gli scenari imminenti.