Gela. “Sulla crisi finanziaria l’amministrazione comunale sta navigando a vista. Manca un vero supporto tecnico e non ci sono certezze”. Il consigliere comunale Alessandra Ascia, che ha aderito all’intergruppo “Unità progressista”, in questa fase di fortissima instabilità amministrativa, dovuta alla crisi degli atti finanziari, è stata molto critica, non solo verso il sindaco e la sua giunta ma anche nei riguardi della burocrazia comunale, non condividendo per nulla la linea dettata dal dirigente al bilancio Loredana Patti. Ascia è componente della commissione bilancio, che in aula consiliare ha portato la delibera “salva-conti”, prevedendo scadenze precise proprio per gli atti finanziari. “Noi continuiamo ad insistere sulla necessità che venga presentato il rendiconto 2021 – dice ancora il consigliere – ad oggi, l’ente comunale è privo di qualsiasi atto finanziario. Fare previsioni è praticamente impossibile”. La commissione bilancio, probabilmente, presenterà un’interrogazione sul tema, da trattare nel corso del question time. “Unità progressista”, invece, ha iniziato comunque a mettere radici, nell’ottica del dopo-Greco.
“Per ora, siamo tutti concentrati sulle vicende che toccano l’ente comunale – aggiunge – chiaramente, stiamo continuando a lavorare insieme ai consiglieri Virginia Farruggia e Paola Giudice. Penso che l’obiettivo sarà presentarsi alle prossime amministrative con un fronte più largo. Non ci sono veti. Anche il dialogo con il Pd è un tema che prima o poi dovrà essere affrontato. Le ultime dichiarazioni rilasciate da esponenti del Partito Democratico, dopo la presentazione di “Unità progressista”, onestamente le considero spropositate. Nessuno ha mai detto che ci siano dei vincoli. Forse, il Pd è già proiettato alla campagna elettorale e al candidato a sindaco. Noi, invece, ci stiamo muovendo passo dopo passo, anzitutto con iniziative per la città. Il Pd è in una fase congressuale e in ogni caso si potrà iniziare a valutare un dialogo solo quando sapremo con chi poter parlare”. Ascia, che è reduce da un recente passato politico sotto le insegne democratiche, non chiude le porte a priori ma allo stato il gruppo di “Rinnova”, che ha contribuito a fondare, è più propenso a far maturare ulteriormente l’alleanza con i pentastellati e con l’area di sinistra (in aula consiliare rappresentata dall’indipendente Paola Giudice).
