Gela. Sul finire dello scorso anno, il progetto della nuova tangenziale, con un budget complessivo di circa 400 milioni di euro, è stato inserito nel provvedimento voluto dal ministro Matteo Salvini. Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile ha autorizzato un piano complessivo, a livello nazionale, da circa quattro miliardi di euro (comprese le risorse per l’infrastruttura locale). Attraverso Anas, è stata invece comunicata la conclusione dei primi rilievi nelle aree dove dovrebbe sorgere l’opera. L’impresa incaricata ha effettuato le indagini archeologiche e le operazioni di bonifica, nell’eventualità della presenza di ordigni bellici. Sono operazioni di routine, comunque necessarie nell’intera procedura. Le autorizzazioni, a vari livelli, sono state rilasciate da tempo. Nell’ultimo periodo, si era posto il bisogno di integrare il budget, a seguito dell’aumento dei costi. Sul progetto della tangenziale si è già espresso anche il consiglio comunale, approvando la variante al piano regolatore generale. Il governo regionale, un mese fa, ha approvato l’intesa con lo Stato proprio per l’opera.
Il capitolo tangenziale, nel novero di quelli strategici per Anas, è portato avanti dal commissario straordinario Raffaele Cilia. I fondi sono stati più volte confermati (ora in aumento) e tutti i pareri sono stati acquisiti e formalizzati. L’attesa vera e propria è invece per la gara d’appalto. I sindacati, in più occasioni, si sono espressi per cercare di ottenere un’accelerazione: i lavori sarebbero fondamentali sul piano anche occupazionale.