Gela. Una settimana fa, la deliberazione “salva conti” dell’opposizione è stata approvata dall’aula consiliare, a conclusione di un lungo dibattito. Il gruppo che non appoggia il sindaco Lucio Greco ha voluto fortemente portare la proposta al civico consesso, entro il termine previsto dalla normativa, a seguito della segnalazione attivata dal dirigente ad interim al bilancio. In assenza di correttivi e di atti finanziari, l’opposizione si è mossa in contropiede. Adesso, l’esigenza, anche politica, è verificare se gli impegni saranno rispettati dal sindaco e dalla sua giunta. La commissione bilancio (che ha voluto l’emendamento con date e precisi passaggi) sta predisponendo un’interrogazione da presentare nel corso della prossima seduta di question time. Nel “pacchetto” approvato dal consiglio comunale, si prevedono appunto scadenze precise per l’amministrazione. Entro il 6 febbraio è indicata la conclusione dell’attività di riaccertamento dei residui attivi e passivi. Per il 28 febbraio, invece, l’amministrazione è invitata a far pervenire il rendiconto.
Inoltre, si fa richiamo alla necessità che l’assise civica venga costantemente informata sugli sviluppi della crisi finanziaria del municipio e ancora che si valutino le condizioni per affidare il servizio di riscossione dei tributi ad una società esterna. I componenti della commissione bilancio, con l’interrogazione, sembrano intenzionati a far scattare una sorta di “verifica” in corso d’opera. Sia il sindaco Lucio Greco sia l’assessore al bilancio Mariangela Faraci, però, già in altre occasioni hanno espressamente ribadito che gli accertamenti contabili sono ancora aperti e ipotizzare scadenze precise da osservare non pare assolutamente plausibile.