Gela. Sono ancora tante le incertezze che non contribuiscono a rendere agevole il percorso da intraprendere per cercare di arrivare a soluzioni praticabili, utili ad evitare il dissesto dell’ente comunale. Le verifiche sono in corso, anzitutto attraverso il riaccertamento dei residui attivi e passivi, come più volte hanno ripetuto il sindaco Lucio Greco e l’assessore al bilancio Mariangela Faraci. La giunta non ha dato seguito ai correttivi presentati dal dirigente Loredana Patti. La Corte dei Conti, intanto, ha nuovamente fatto scattare l’alert sul sistema dei controlli interni del municipio, ancora una volta ritenuti non in linea con gli standard necessari, a partire da quelli sulla gestione finanziaria. Proprio alla Corte dei Conti e a tutte le autorità indicate nell’atto sta per essere trasmessa la deliberazione che giovedì scorso l’opposizione è riuscita a far approvare in aula consiliare. Contiene i passaggi “obbligati” che per i consiglieri vanno rispettati a seguito della procedura attivata con la segnalazione del dirigente. “Ho già predisposto che ci sia la trasmissione alla Corte dei Conti e a tutte le istituzioni indicate nella deliberazione”, dice il presidente del civico consesso Salvatore Sammito. Tra i sostenitori dell’atto approvato in aula c’è il presidente della commissione bilancio Pierpaolo Grisanti, che l’ha voluto così come tutti gli altri componenti. “Sicuramente, stiamo vivendo una fase confusionale – dice – il termine per il previsionale 2022-2024 è ormai superato e si potrà procedere solo con il rendiconto 2022 ma prima servirebbe quello 2021. Ad oggi, non ci sono atti finanziari. L’amministrazione comunale ha fatto sapere che sono in corso le verifiche sia per il riaccertamento di attivi e passivi sia per definire l’effettiva entità del disavanzo. Tutti siamo in attesa di capire quando finirà questa verifica. Penso che il vero problema sia dato dal fondo contenziosi. Per alcuni, non era stato adeguatamente coperto mentre per altri ci sarebbero state le sufficienti garanzie. Tutti vorremmo capire cosa sia accaduto. Poi, è chiaro che l’ente comunale soffre di criticità ataviche, come la scarsissima capacità di riscossione o le inefficienze per la valorizzazione del patrimonio dell’ente. Un altro peso è dato dal maxi debito verso l’Ato. Serve una vera ricognizione a trecentosessanta gradi”.
Il sindaco Lucio Greco e gli assessori continuano a puntare sui riscontri che dovrebbero arrivare dall’Ars. L’obiettivo rimane una norma che sblocchi l’avanzo delle royalties estrattive, di modo da destinarlo, anche temporaneamente, alla copertura della spesa corrente. Le forze politiche presenti all’Assemblea regionale, in maniera piuttosto bipartisan, sembrano orientate a dare una mano. Però, non è ancora chiaro in quale modo. L’ipotesi più gettonata sembra quella di un emendamento alla legge finanziaria. Probabilmente, già domani potrebbe emergere qualche indizio in più. La finanziaria, infatti, inizierà il proprio iter (sicuramente non così agevole) in commissione bilancio all’Ars.