Gela. La scorsa settimana, è stata apposta la firma alla convenzione che permette di avviare il percorso della nuova programmazione regionale dei finanziamenti 2021-2027. L’area urbana funzionale, con in testa Gela, è stata la prima in Sicilia a definire questo necessario passaggio. L’ammontare complessivo dei finanziamenti disponibili arriva fino a settanta milioni di euro. Sarà un programma quasi del tutto gestito dai tre Comuni dell’area urbana (Gela, Niscemi e Butera). La costituzione dell’Unione di Comuni, organismo che dovrà sovraintendere l’intero iter, decreterà lo sviluppo della strategia, con la progettazione. Quella che è già stata definita “Agenda Urbana 2” può essere un fulcro fondamentale per l’amministrazione comunale, che sta invece facendo i conti con la crisi degli atti finanziari e con l’ombra lunga del dissesto. Sui finanziamenti, la giunta Greco non intende rinunciare ai programmi già avviati e finanziati. La prima “Agenda Urbana”, di fatto attivata in piena pandemia, e che oggi è arrivata alle gare per alcuni progetti, non è comunque un capitolo chiuso. Il dirigente Antonino Collura, il gruppo di lavoro che se ne occupa e adesso anche il neo assessore allo sviluppo economico Francesca Caruso, vogliono concretizzare per intero i progetti per un totale di venti milioni di euro. “I lavori per il centro anziani di via Siragusa sono all’inizio – dice Collura – a breve dovrebbero partire quelli per la pista ciclabile che collegherà Macchitella al lungomare Federico II di Svevia. Abbiamo “Agenda digitale” e anche i lavori per il Centro operativo comunale. Tutti gli altri progetti sono comunque in salvaguardia. Entro la prossima settimana l’assessore regionale dovrebbe proporre al governo Schifani un provvedimento di ricognizione complessiva di tutti i progetti per le “Agende Urbane”, per salvaguardare le risorse territorializzate”. Per Collura, che già con l’ex assessore Terenziano Di Stefano aveva coordinato il fronte dei programmi di finanziamento, allo stato non ci sono elementi per ritenere che i progetti che non saranno finalizzati entro il 2023 vengano trasferiti nella nuova programmazione 2021-2027. “Saranno messi in salvaguardia in programmi complementari. Capita spesso a fine programmazione. Le risorse – aggiunge – vengono appostate in altri programmi, che consentono tempi più lunghi di realizzazione dei progetti, fino al 2026”. Una mossa che già l’ex governo Musumeci concretizzò con un provvedimento ad hoc destinato all’Agenda Urbana di Catania, messa in salvaguardia con abbondante anticipo. La firma della convenzione per la nuova programmazione, invece, consente da subito all’area urbana funzionale di essere inserita in un laboratorio di co-progettazione, con un affiancamento per arrivare all’Unione dei Comuni e definire la strategia che dovrà condurre, entro settembre, alla stipula dell’accordo di programma con la Regione. “Avendo già sottoscritto la convenzione – aggiunge Collura – il dipartimento regionale ci ha inseriti in questo laboratorio e ci sarà l’affiancamento per l’Unione dei Comuni e la strategia”. Tra le priorità, rimane “Qualità dell’abitare”, altra linea di finanziamento concessa a Palazzo di Città, per un totale di trenta milioni di euro. L’ok ministeriale risale a due anni fa, quando alla guida dell’assessorato allo sviluppo economico c’era ancora l’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano. E’ un capitolo sul quale bisognerà accelerare. I finanziamenti sono concentrati su due vasti progetti di riqualificazione urbana, che toccano aree della periferia ma anche a ridosso del centro storico. “Per “Qualità dell’abitare” – precisa inoltre Collura che coordina l’unità speciale Pnrr – stiamo per completare il cronoprogramma esecutivo. La prossima settimana sarà definita la short list degli incarichi e poi procederemo con gli studi di fattibilità”.
E’ proprio l’architetto Collura che in questo periodo sta portando avanti la quasi totalità dei programmi di finanziamento concessi a Palazzo di Città. La carenza di figure dirigenziali e il poco personale disponibile negli uffici comunali stanno concentrando la programmazione intorno al dirigente e al gruppo di lavoro, nato inizialmente per occuparsi della prima “Agenda Urbana” e che invece sta monitorando tanti altri capitoli. Poco prima della firma della convenzione, l’Agenzia nazionale per la coesione territoriale ha invece dato comunicazione che Gela rientra tra le quaranta “città medie” del sud Italia. E’ un altro tassello che dovrebbe consentire l’accesso ad ulteriori fondi. Il budget complessivo supera i trecento milioni di euro.