Gela. Un pericolo dissesto che viene da lontano e non si limita agli ultimi mesi. Tra gli scranni della maggioranza e in quelli di opposizione la linea è quasi bipartisan. La burocrazia comunale viene ormai vista quasi come delegittimata. “Note su note che non servono. Sembra un esercizio di stile e basta”, ha detto l’esponente civico Rosario Faraci. “C’è un marasma – ha proseguito – è un ente non organizzato e non ci ha pensato nessuno neanche prima. Per voi, la soluzione potrebbe essere il dissesto ma noi vogliamo impedirlo. Noi dobbiamo tutelare gli interessi dei cittadini. Io non mi fido più. Siamo in aula perché l’abbiamo voluto noi per chiudere una procedura”. La grillina Virginia Farruggia non ha trascurato quello che è accaduto prima del parere negativo dei revisori dei conti al bilancio di previsione. “Perché un assessore osannato da tutti, anche da noi, ha deciso di dimettersi a settembre? – ha spiegato riferendosi all’ex assessore al bilancio Danilo Giordano – il sindaco ha poi tenuto per sé la delega senza un assessore e ora siamo in questa situazione. L’esperto Centonze ha indicato un possibile disavanzo da sessanta milioni di euro. Questo, fino a qualche mese prima, era un ente comunale con pareggio di bilancio. L’unico coerente è stato l’ex dirigente Alberto Depetro che si è dimesso perché non ha voluto rivedere la sua linea. In questi mesi, se ne sono andati altri dirigenti. Negli altri Comuni cercano il posto fisso, in città invece fuggono”. Dai banchi di Forza Italia, il capogruppo Rosario Trainito ha contestato l’operato del primo cittadino. “Come si fa ad essere in questa situazione nonostante i tanti esperti nominati in questi anni dal sindaco? – è intervenuto – sono stati spesi miglia di euro. Ora, invece, si parla di dissesto. Il sindaco ha anche pensato di tenere per sé la delega al bilancio ma con quali competenze? Quando si crea una situazione di questo tipo, si dovrebbe solo decidere di dimettersi”. Soprattutto l’opposizione ha spinto sulla “responsabilità”. “Non siamo sulla stessa barca del sindaco – ha spiegato il consigliere FdI Salvatore Scerra – se siamo in aula è grazie a noi consiglieri. Noi non siamo colpevoli di ritardi o eventuali omissioni. Questo consiglio, responsabilmente, si sostituisce all’amministrazione”.
L’indipendente Luigi Di Dio, però, si è posto contro “lo sfogatoio”. “Chi critica ha avuto assessori in giunta e posti di sottogoverno – ha detto – in quel caso, non si sono accorti della situazione finanziaria? Perché nessuno parla del dirigente che per dieci anni si è occupato del settore finanziario? Tutti contro il sindaco che ha voluto salvaguardare non portando il bilancio in aula e non votando le misure correttive. Il consiglio non ha nessuna responsabilità. Potevamo evitare di fare il processo al burocrate. Ora, ci devono portare il consuntivo 2021 e 2022”. Il presidente della commissione bilancio Pierpaolo Grisanti ha riferito che l’attuale stato dei conti dell’ente “non è addebitabile all’attuale amministrazione comunale”. “Con la convocazione di questa seduta il consiglio si è autoderminato e non certo per colpe nostre – ha aggiunto – ieri abbiamo scoperto che il sindaco e la sua giunta hanno sfiduciato il dirigente al bilancio e il consulente nominato. Siamo noi a non capire nulla davanti a questo caos e oggi non siamo in grado di dare risposte. L’opposizione ha permesso l’approvazione delle variazioni e ci sono interlocuzioni con la Regione attraverso nostri riferimenti. L’interesse deve essere comune”. Greco ha nuovamente respinto le accuse che sono arrivate da “taluni esponenti di opposizione”. “Il caos lo stiamo vivendo tutti – ha detto il primo cittadino – dobbiamo capire da che parte sta realmente la ragione e chi ha indotto in errore l’amministrazione, il consiglio ma anche la commissione bilancio. Revisori hanno ribaltato la situazione dopo anni. Gli atti li valuta anche la commissione bilancio. I consiglieri che vanno sopra le righe e mi accusano di incapacità si erano accorti di qualcosa? Si vuole aprire in anticipo una campagna elettorale ancora molto lontana. Nessuno di noi ha responsabilità. Penso che tutti siamo stati tratti in errore. Gli organi di controllo, quando ci siamo insediati, riferivano che era tutto in regola. Un altro organo, invece, ha detto cose diverse. Non accetto le bugie. E’ il momento più buio di questo Comune. Stanno venendo fuori una serie di nefandezze e non è un caso che emergano adesso perchè quest’amministrazione ha deciso di fare un’operazione verità. Se non siamo al dissesto è perchè ci sono ancora un sindaco e un’amministrazione. Sono da criticare quelli che sono andati via e sono fuggiti”. Il presidente della commissione bilancio Pierpaolo Grisanti ha respinto quato detto dal sindaco.