Gela. Le ex discariche industriali Cipolla e Marabusca sono da anni un problema del tutto irrisolto. Vere bombe ecologiche per le quali, ad oggi, non è mai stata attuata una capillare attività di bonifica. La presenza di idrocarburi e scarti del processo industriale ha intaccato anche il sottosuolo, come accertato in sede di conferenze di servizio ministeriali. L’amministrazione comunale, ormai due anni fa, era riuscita ad intercettare finanziamenti ministeriali, confermati dai decreti e dagli accordi di programma, stipulati anche con la Regione. Un totale di circa trenta milioni di euro per la messa in sicurezza dei siti. Da allora, le procedure sono state quasi del tutto paralizzate. Sicuramente, non si è tenuta una “velocità di crociera” sostenuta. Lo scorso anno, Palazzo di Città rinunciò ad essere soggetto attuatore e quindi a coordinare tutte le fasi, comprese quelle di progettazione. Tutto passò in mano alla Regione. Negli uffici del municipio non fu possibile individuare personale che potesse occuparsi di procedure comunque molto complesse. A Palermo, è stato attivato un interpello interno i cui esiti pare non abbiano dato risvolti favorevoli. A che punto siano le procedure non è così semplice capirlo. Il senatore del Movimento cinquestelle Pietro Lorefice, che ha seguito fin dall’inizio gli iter legati alle bonifiche delle ex discariche industriali, ha inoltrato una richiesta alla Regione, trasmettendola al dipartimento che si occupa proprio di questi procedimenti. Il senatore richiede indicazioni precise sullo stato dell’arte di quella che è solo la fase preliminare.
Da quello che risulta non ci sono ancora le progettazioni, nonostante proprio la Regione avesse dettato tempi stretti per adempiere a questi passaggi, già con il precedente governo Musumeci. Il senatore si è rivolto agli uffici palermitani, in attesa di avere riscontri. Con procedure che dovessero ancora andare a rilento, anche sui finanziamenti già emessi potrebbero iniziare a stagliarsi ombre, a partire da quelle dei tagli. Negli scorsi mesi, il sindaco Lucio Greco, in un incontro pubblico sul tema, ha chiesto “attenzione dallo Stato” per avere risorse e anche personale da destinare a procedure articolate che però non possono essere rinviate all’infinito. I trenta milioni di euro per Cipolla e Marabusca, peraltro, servono a coprire solo una prima messa in sicurezza ma per le bonifiche complete di quelle aree sarebbero necessarie risorse più consistenti.