Gela. Sarà la Corte d’assise di Caltanissetta ad occuparsi del caso di presunti abusi su un bambino, all’epoca dei fatti di età inferiore ai dieci anni. Le contestazioni vengono mosse al padre. Per la procura, ci furono “toccamenti”. Per i giudici del collegio penale del tribunale (presidente Miriam D’Amore e a latere Eva Nicastro e Martina Scuderoni), la competenza a decidere spetta proprio all’assise nissena, per il tipo di reato contestato. L’ex moglie dell’imputato (che è assistito dagli avvocati Salvo Macrì e Luigi Cinquerrui), ha invece scelto di costituirsi parte civile, insieme ai nonni, anche nell’interesse del figlio minore. Per l’uomo finito a processo era già arrivato il rinvio a giudizio. I difensori escludono qualsiasi fondatezza delle accuse.
L’imputato (che fa parte delle forze dell’ordine), già in fase di indagine ha respinto ogni addebito. Le parti civili sono assistite dai legali Giuseppe Salvatore Messina, Giovanni Di Giovanni ed Eleanna Parasiliti Molica. In attesa della verifica sulla competenza, ora definita, il dibattimento non è stato ancora aperto.