Gela. I cantieri del progetto “Argo-Cassiopea” per il gas sono quelli più attesi ormai da mesi, anche per gli effetti occupazionali che dovrebbero assicurare. L’investimento programmato da Eni è consistente, certamente il più impegnativo dell’intero protocollo che risale ormai al 2014. Di recente, sono stati autorizzati monitoraggi in mare, attraverso provvedimenti della capitaneria di porto locale. In attesa della partenza a pieno regime dei lavori, sempre confermati dai manager della multinazionale, negli uffici ministeriali è in atto la procedura tecnica per la proroga della validità del decreto Via-Aia, già definita negli scorsi anni. La documentazione tecnica è stata inoltrata alla struttura ministeriale che segue le procedure, focalizzate principalmente sull’area a mare del progetto. E’ in corso la fase istruttoria attraverso la relativa commissione. A novembre, Eni ha inoltrato le risposte alle richieste di integrazioni. Agli uffici romani sta scrivendo inoltre la Riserva Biviere, che sta predisponendo la documentazione, concentrata soprattutto sul contenuto dei pareri che in due diverse occasioni sono già stati rilasciati rispetto all’impatto del progetto su aree sottoposte a vincolo. Il responsabile della Riserva, Emilio Giudice, sta per concludere gli ultimi dettagli prima di inviare quanto previsto nella procedura in atto (l’ennesima per il progetto sul gas). Sul progetto non mancano le attese, anche a livello nazionale, nel percorso di rafforzamento delle fonti interne di approvvigionamento del gas. Giudice ribadisce principalmente che le prescrizioni previste devono essere osservate e concretizzate. “Ci sono degli obblighi precisi che vanno rispettati, così come prevedono le norme in materia e sulla base del piano di gestione e di risanamento”, dice. Si tratta di una lista di prescrizioni che il responsabile della Riserva aveva già indicato sia nel primo parere del settembre del 2021 sia in quello rilasciato nel corso del 2022, nella procedura attivata dal Comune per il rilascio dei provvedimenti autorizzativi legati all’investimento. Ad inizio dicembre, gli uffici municipali della struttura Suap hanno dato il via libera per l’ok anche alla cosiddetta “area trappola” del progetto, come abbiamo già riferito. Giudice, fin dall’inizio, ha sostenuto che le prescrizioni impartite dovrebbero trovare piena attuazione prima dell’avvio vero e proprio dei cantieri.
Nella comunicazione che si appresta a trasmettere agli uffici romani ribadisce il concetto, spingendo sulla necessità che trovino piena attuazione proprio le prescrizioni previste per la tutela ambientale delle aree nelle quali si colloca l’intero progetto. In base alle autorizzazioni fino ad oggi emesse dal municipio, è prevista l’attivazione di un tavolo che monitori l’andamento dell’attuazione delle prescrizioni. Dal Comune, ad oggi, non sono però arrivati segnali in questa direzione, nonostante il tavolo sia tra i punti ricompresi nei provvedimenti già rilasciati per il progetto “Argo-Cassiopea”.