Gela. Un giro di prostituzione, con incontri a pagamento che pare avvenissero anche a domicilio. E’ quanto emerso nel corso di attività d’indagine condotta in città dai poliziotti del commissariato. L’istruttoria dibattimentale è in corso, in tribunale. Sono a processo tre cittadini romeni, che avrebbero sfruttato le prestazioni sessuali delle rispettive compagne anche loro della stessa nazionalità, e due gelesi. In aula, nel corso dell’ultima udienza tenutasi, è stato sentito un agente della scientifica che si occupò di rilievi nell’abitazione dove si sarebbero tenuti gli incontri. Sembra che diversi appuntamenti venissero fissati in un piccolo stabile a Carrubbazza, dove le giovani ragazze incontravano i clienti, procacciati dai compagni. Le accuse vengono mosse a Robert Maftei, Florin Maftei ed Emilian Maftei. Uno dei poliziotti sentito davanti al collegio penale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore, ha inoltre riferito di un possibile incontro sessuale organizzato all’interno di un’attività commerciale, a ridosso del centro storico. Le accuse vengono mosse anche ai gelesi Marcello Ialazzo e Claudio Iannì, quest’ultimo è risultato proprietario dell’immobile di Carrubbazza dove sarebbero avvenuti diversi incontri e che era stato affittato ai cittadini romeni.
Le difese, sostenute tra gli altri dagli avvocati Giovanni Cannizzaro, Angelo Cafà e Vania Giamporcaro, hanno posto diverse domande ai testimoni, per cecare di ricostruiti i contesti che hanno portato alle verifiche delle forze dell’ordine. Vennero effettuate diverse intercettazioni e i luoghi degli appuntamenti pare fossero monitorati. Alcuni clienti vennero identificati dagli investigatori.