Gela. “Non deve prevalere un ragionamento che anteponga leadership personali o di partito a tutto il resto. In città, il fronte progressista può essere una vera alternativa al centrodestra solo se ci saranno unità e collegialità”. L’ex parlamentare Ars Miguel Donegani, che insieme ad altri esponenti d’area ha da poco fondato il laboratorio “Progressisti&rinnovatori”, vorrebbe arrivare invece ad un campo ampio e compatto, con tutte le forze dell’area di centrosinistra e progressista, compresi il Pd e il Movimento cinquestelle (che attualmente a livello locale sono su sponde quasi del tutto opposte). “Dobbiamo cambiare linguaggio – dice ancora – quello vecchio ha creato solo divisioni e portato sconfitte. La leadership la dobbiamo dare alla città, che oggi è smarrita. La priorità va ai temi, dall’opposizione al termovalorizzatore fino alla questione del lavoro e senza dimenticare le vicende finanziarie che stanno riguardando l’ente comunale e per le quali proporremo a breve idee per affrontarle”. Sono stati i grillini del Movimento cinquestelle, questa mattina nel corso della presentazione dell’intergruppo consiliare “Unità progressista”, a richiamare anche l’esperienza del laboratorio politico voluto da Donegani. “Sì, è vero. Ci sono stati contatti con il Movimento cinquestelle – aggiunge – la nostra è un’identità politica chiara e ben delineata. C’è Sinistra italiana, ci sono esponenti che arrivano dall’esperienza del Pd o che ancora ne fanno parte. Abbiamo interlocuzioni proprio con il Pd e con il Movimento cinquestelle, così come con i civici e ancora con i moderati e i liberali. Non entro nelle dinamiche dei partiti e chiaramente è giusto che i tre consiglieri abbiano deciso di costituire l’intergruppo all’assise civica. Però, bisogna distinguere le legittime iniziative istituzionali dalle decisioni politiche che vengono prese dai partiti e dai riferimenti regionali e nazionali. Ogni consigliere, poi, agisce proprio in base alle indicazioni che arrivano dai partiti”.
Donegani è convinto che nonostante le due trincee (quella dem e quella grillina) in questa fase non stiano comunicando, si possa comunque avviare “un percorso condiviso”. “Ognuno può mantenere le proprie ideologie – conclude – ma devono sempre prevalere i contenuti e i temi per la città. La mia è una posizione di costruzione. Non deve esserci la preoccupazione di chi arriva prima o di chi arriva dopo. Sono convinto che si possa costruire un fronte compatto, con un candidato condiviso e con un’alleanza serena”. Per Donegani, che a questo punto pare destinato ad avere comunque un ruolo nel nascente orizzonte politico progressista, l’unica via per l’alternativa a Greco e al centrodestra passa da un’alleanza forte, che dovrà nascere ricomprendendo sia i pentastellati che i dem.
Sono pienamente d’accordo con un fronte progressista e rinnovatore unito si può lavorare bene mettendo come obiettivo il bene di Gela