Gela. La Srr4, attraverso l’in house Impianti Srr, potrebbe ampliare il proprio bacino d’azione, ben oltre la raccolta rifiuti e la gestione del sito di conferimento di Timpazzo. Sarà verificata da un esperto, al quale il presidente Vincenzo Marino affiderà un incarico in tal senso, la possibilità di iniziare ad operare come “stazione appaltante” e a svolgere attività di “fatturazione e riscossione” dei tributi locali. Una decisione sicuramente non così attesa, visto il target della società che sovraintende all’intero sistema dei rifiuti sul territorio. E’ la controllata Impianti Srr che si occupa del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in tutti i Comuni dell’ambito (in città si dovrebbe partire a febbraio ma le tante ombre sui conti del municipio non danno vere garanzie) e della gestione diretta della piattaforma di Timpazzo. La stessa Impianti Srr, amministrata dall’ingegnere Giovanna Picone, se il progetto dovesse arrivare in porto si troverebbe ad operare nella riscossione dei tributi. Il cda della Srr4, presieduto dal sindaco di Mazzarino Marino, ha deliberato di dare incarico ad un esperto che dovrà vagliare se ci sono le condizioni per andare avanti, sulla scorta della natura giuridica dell’in house e di ciò che prevedono le disposizioni statutarie. La proposta pare scaturire anche da un confronto che i vertici di Srr hanno avuto nel tempo con i sindaci dell’ambito, che non hanno nascosto di riscontrare notevoli difficoltà nell’individuare stazioni appaltanti ma soprattutto nel condurre le fasi per la riscossione dei tributi, uno dei nodi da anni rilevato dalla Corte dei Conti per ciò che concerne la situazione del Comune di Gela. L’eventuale svolta con Impianti Srr e la Srr pronte ad occuparsi di riscossione “anche coattiva” dei tributi rientra in un contesto di sviluppo di progetti che mirano a sgravare gli oneri in capo ai Comuni dell’ambito.
E’ in atto l’esperimento pilota con l’ente comunale di Delia, per la cosiddetta “Tari Free”. Impianti Srr, che sta concentrando progetti e risorse per il ciclo della trasformazione dei rifiuti in combustibile da immettere nel mercato, proprio partendo da questo presupposto intende arrivare ad introiti tali da coprire per intero il costo del servizio nei Comuni dell’ambito, che in questo modo registrerebbero una sorta di abbattimento totale della Tari, dovuta dagli utenti. Delia è stato individuato come ente per iniziare a sperimentare in questa direzione, soprattutto perché è quello di minori dimensioni e con un’alta qualità di differenziata.