Gela. Dopo lo stop arrivato dai giudici del Tribunale amministrativo di Palermo, in municipio si cercano soluzioni alternative per il rifornimento idrico tramite autobotti, soprattutto nelle zone non servite. I mezzi del Comune per la distribuzione idrica. Si mirerebbe a ripristinare le due autobotti comunali ancora ferme, di modo da evitare l’affidamento ai soli mezzi privati. I giudici del Tar Palermo, nelle scorse settimane, hanno bloccato gli effetti dell’ordinanza firmata dal sindaco Domenico Messinese che imponeva alla società Caltaqua di rifornire le aree non coperte dalla rete idrica attraverso propri mezzi. Intanto, è stato confermato l’incarico ad un gruppo di tecnici del Comune che stanno monitorando non solo lo stato dei mezzi dell’ente ma anche le richieste di fornitura arrivate negli uffici di Palazzo di Città.
Le case dell’acqua. Nel tentativo di individuare soluzioni alternative, inoltre, si sta accelerando rispetto all’organizzazione delle cosiddette case dell’acqua, ovvero impianti di filtrazione e distribuzione dell’acqua in aree comunali. E’ già stato scelto il funzionario che dovrà occuparsi di pubblicare un avviso che possa consentire ad operatori del settore di insediarsi su aree comunali proprio per collocare i nuovi impianti.