Gela. “I progetti per la riqualificazione di via Ventura e degli spazi esterni di piazza Cappuccini, insieme agli altri presentati, sono assolutamente esecutivi”. “Possono essere utilizzati solo per quei progetti”. Anche il consigliere comunale indipendente Carmelo Casano, già assessore ai lavori pubblici quando si trattò di definire i progetti da finanziare con gli undici milioni di euro delle concessioni minerarie di Eni, entra nella contesa scoppiata da alcuni giorni. In bilico, infatti, ci sono i soldi che Eni ha già versato alla Regione per le concessioni minerarie ricevute e che dovrebbero essere reinvestiti sul territorio. E’ stato il consigliere del Polo Civico Guido Siragusa a sollevare nuovamente il caso, sottolineando come i soldi sarebbero stati stornati dai tecnici della Regione verso altre voci di spesa. Casano, in questo modo, conferma quanto sostenuto dallo stesso Siragusa, certo che i progetti presentati alla Regione erano comunque esecutivi. Una ricostruzione, invece, esclusa dal sindaco Domenico Messinese e dai componenti della commissione sviluppo economico, Antonio Torrenti e Angela Di Modica. “Quei progetti – aggiunge Casano – sono esecutivi così come indicato nel piano triennale delle opere pubbliche appena approvato dalla giunta del sindaco Domenico Messinese. Nel documento, si precisa l’esecutività dei progetti. Altrimenti, dovremmo pensare che il piano triennale sia nullo”. Peraltro, l’ex assessore ribadisce come una parte degli undici milioni versati da Eni, durante la sindacatura Fasulo, vennero effettivamente stornati, con una nota favorevole dell’allora sindaco, verso capitoli di spesa legati agli interventi sulle dighe locali. “Di quella nota, l’allora sindaco Angelo Fasulo non mi informò – conclude – in ogni caso, il fondo da undici milioni può essere utilizzato solo per i progetti già depositati, dalla riqualificazione di via Ventura a quella degli spazi esterni di piazza Cappuccini. Per le dighe, ci sono altri fondi utilizzabili”.