Gela. Potrebbe essere il terreno, anche politico, sul quale sondare la disponibilità alla collaborazione da parte dei gruppi che non appoggiano il sindaco Lucio Greco. Tutto ruota intorno agli atti finanziari e al tentativo di non andare incontro al dissesto dell’ente comunale. Questa mattina, nel corso della prima seduta dell’assise civica, in presenza della nuova giunta, si è chiaramente percepito, pur in assenza del sindaco (bloccato da motivi di salute), che l’intenzione è di cercare aperture vere dall’opposizione, anche sugli atti finanziari. Ieri, Greco aveva quasi anticipato il tema, spiegando che nessuno può esimersi dall’affrontare il tema del pericolo dissesto. I suoi assessori, oggi, a più riprese hanno insistito sulla “responsabilità” da mettere in campo a salvaguardia della città. L’ha fatto anzitutto il neo vicesindaco Mariangela Faraci, alla quale è stata affidata la delega probabilmente più delicata in questa fase, quella appunto del bilancio. La professionista ha spiegato di non avere riferimenti di partito e di aver accettato la chiamata del sindaco. L’assessore è pronta a confrontarsi con maggioranza e opposizione proprio sul tema degli atti finanziari e di un dissesto da evitare ad ogni costo. Un tavolo aperto a tutti i consiglieri, ai consulenti, ai funzionari che seguono l’iter e al commissario nominato dalla Regione, dovrebbe tenersi il 9 gennaio (come abbiamo già riferito).
Faraci ha accolto la proposta dell’opposizione, avanzata dal consigliere di Fratelli d’Italia Vincenzo Casciana, e sostenuto dal presidente del civico consesso Salvatore Sammito. La posizione del neo assessore al bilancio ricalca quella dell’intera giunta e dello stesso Greco, che con la nuova fase amministrativa probabilmente cercherà di evitare il muro contro muro nei rapporti (spesso molto tesi) con l’opposizione. I numeri in consiglio comunale, del resto, spingono a non forzare la mano, con i pro-Greco che non sono di certo maggioranza ma dovranno faticare per sostenere una giunta con poca rappresentanza politica.