Gela. In aula consiliare, questa mattina, per ragioni di salute, non c’erano solo il sindaco Lucio Greco e l’assessore Romina Morselli. Gli altri componenti della nuova giunta invece si sono presentati all’intera assise civica. Nessun colpo di scena politico, visto che ogni pezzo della nuova compagine amministrativa ha di fatto confermato le appartenenze politiche, come chiesto soprattutto dall’opposizione. Si sono presentati, così, gli esponenti dell’Mpa Ivan Liardi e Ugo Costa, l’assessore Francesca Caruso (che ha come riferimento in consiglio comunale l’indipendente Luigi Di Dio) e i tecnici Mariangela Faraci e Paolo Marchisciana. L’altro assessore, il consigliere comunale Salvatore Incardona, si è definito “assessore di tutti”, ribadendo comunque la sua vicinanza all’Udc e al parlamentare Ars Serafina Marchetta, “anche se sono legato da rapporti di amicizia ad altri esponenti del governo regionale”, ha precisato. Tutti i neo assessori hanno seguito la linea già intrapresa dal primo cittadino. Si sono detti disponibili alla piena collaborazione con l’opposizione. Per i pro-Greco, si tratta di “uomini e donne di responsabilità” che hanno accettato di stare in giunta nel periodo probabilmente più difficile di tutta l’esperienza del governo cittadino dell’avvocato Greco. Dai banchi dei consiglieri che non appoggiano il primo cittadino, si è subito posta la questione di collocare politicamente la giunta. Il consigliere di Fratelli d’Italia Salvatore Scerra ha messo comunque in luce che “l’amministrazione non ha i numeri in aula”. L’esponente di “Rinnova” Alessandra Ascia ha chiesto lumi invece “sul nuovo progetto politico del sindaco visto il fallimento del precedente”. Anche il leghista Emanuele Alabiso è convinto che seppur con la nuova giunta non ci siano le basi numeriche per andare avanti. E’ stato l’altro consigliere meloniano Vincenzo Casciana a soffermarsi sul bisogno di fare chiarezza intorno alla situazione degli atti finanziari, alla luce della recente nota del segretario generale. L’assessore al ramo Faraci si è detta disponibile ad un incontro con tutto il consiglio e con le parti interessate. Potrebbe tenersi il prossimo 9 gennaio. La situazione non è per nulla semplice e il rischio dissesto non è ancora sfumato, anche se Greco sta continuando gli incontri con i consulenti e con la politica, anche regionale. I centristi della Nuova Dc, con il consigliere Vincenzo Cascino, hanno spiegato che “l’esperienza in giunta si è conclusa con Giuseppe Licata”. Nessun riferimento, quindi, nella nuova giunta del sindaco. “Vogliamo un progetto di centrodestra e non ci sono riferimenti del nostro partito in giunta”, ha precisato. I civici di “Una Buona Idea”, con il capogruppo Davide Sincero, hanno però fatto capire che le scelte del sindaco non sono più in linea con il progetto di tre anni fa.
“Sono decisioni di un sindaco che si è fatto commissariare da un partito il cui leader è interdetto dai pubblici uffici – ha spigato Sincero – l’azione della Nuova Dc ha portato ad uno tsunami per la città. Il nostro gruppo è comunque disponibile a valutare l’utilità degli atti”. I civici anche prima dell’azzeramento avevano in più occasioni stigmatizzato l’influenza dei cuffariani sull’azione del sindaco. Cascino ha ribattuto, “è una caduta di stile da parte di Sincero”. “Nessuno vuole che si possa andare verso la sfiducia – ha invece detto il capogruppo di “Un’Altra Gela” Giuseppe Morselli – la città non parla di sfiducia perché sa quali potrebbero essere le conseguenze. E’ un’amministrazione che ha bisogno anche dell’opposizione. Purtroppo, ci sono ancora partiti che pongono il tema della sfiducia”. L’indipendente Luigi Di Dio, a sua volta, ha ribadito il sostegno alla giunta. “Non sono preoccupato – ha concluso – so che ci sarà responsabilità da parte di tutti”.