Gela. Il perito ha rinunciato all’incarico e sarà necessario procedere con una nuova nomina. A gennaio, verrà affidato l’incarico ad un altro esperto che dovrà verificare le condizioni mentali del quarantenne Salvatore Cascino, accusato di due incendi ai danni dello stesso panificio. Ai titolari dell’attività, secondo le accuse dei pm della procura, avrebbe inoltre imposto l’acquisto di un immobile di sua proprietà. Tra le contestazioni c’è quella di tentata estorsione. La perizia, nell’ambito del rito alternativo richiesto dalla difesa, è stata ritenuta necessaria proprio dal legale dell’imputato, l’avvocato Giuseppe Cascino. I poliziotti del commissariato arrivarono al quarantenne verificando soprattutto le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza dell’attività commerciale presa di mira. In un’occasione, usò anche una bombola gpl che però non esplose.
Nel corso delle indagini era emerso che nel recente passato il quarantenne ebbe bisogno di un periodo di cura in una struttura, anche se successivamente non avrebbe più osservato la terapia. Pare che avesse conosciuto i titolari del panificio perché voleva a sua volta riavviare la propria attività nello stesso settore. Cascino, dopo l’arresto, ammise i due incendi negando invece il tentativo di estorsione.