Gela. “Non capisco perché debba sostituire assessori che lavorano ogni giorno in maniera proficua. La politica non è l’accordo sottobanco ma un servizio da dare ai cittadini”. “La politica non serve a coprire interessi personali”. Il sindaco Domenico Messinese, così, esclude che la giunta da lui guidata possa nuovamente cambiare “pelle”, dopo il divorzio dal Movimento cinque stelle. “Forse, non è ancora chiaro – dice – io non vado dietro a gruppi di potere o a lobby che possano decidere dall’esterno le mosse dell’amministrazione comunale. E’ vero, in quest’ultimo periodo i rapporti con il presidente della Regione Rosario Crocetta sono migliorati. Abbiamo ripreso a parlare ma questo non mi pare un fattore così importante. Isolarsi, significherebbe far male alla città che ti ha votato”. Messinese, così, non esclude interlocuzioni con altre forze politiche, anche se non dovrebbero avere effetti sulla composizione della giunta. “Abbiamo un unico punto di riferimento – spiega – di sicuro, non sono i partiti. L’unico punto di riferimento di questa giunta è la città. Non bisogna usare il termine politica per giustificare accordi che non stanno né in cielo né in terra o per coprire interessi personali”.
“L’intesa per migliorare la città”. Insomma, il divorzio, piuttosto traumatico, dal Movimento cinque stelle non sembra aver tagliato le gambe alla giunta. “Non avere partiti di riferimento – dice il vice sindaco Simone Siciliano – non è affatto un disagio. Anzi, ad un anno di distanza dal nostro insediamento, posso dire che questa situazione ha aperto nuovi scenari. Riusciamo a confrontarci con tutti, senza necessariamente avere obblighi di appartenenza. L’unico accordo ammissibile è quello con chi vorrà lavorare per la città”.