Rifiuti in strada e roghi, accuse ad imprenditore Tekra: in aula sentita ex presidente consiglio

 
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Gela. I cumuli di rifiuti in strada, quattro anni fa, determinarono anche diversi roghi. Una situazione emergenziale che per la procura è da addebitare alle decisioni degli imprenditori di Tekra, l’azienda campana che ancora oggi gestisce in proroga il servizio. L’imprenditore Alessio Balestrieri, ai vertici del gruppo del quale fa parte anche Tekra, è a processo davanti al giudice Serena Berenato. Questa mattina, in aula, come testimone, è stata sentita l’attuale consigliere comunale Alessandra Ascia, che all’epoca dei fatti era presidente del consiglio comunale. Ha risposto alle domande del pm Mario Calabrese e del difensore dell’imprenditore, l’avvocato Sinuhe Curcuraci. E’ ritornata sulla mancata approvazione del Piano economico finanziario. “Ricordo che arrivò in aula ma non fu approvato”, ha spiegato. Inoltre, ha confermato che ci furono giornate con rifiuti lasciati in strada. Ha invece escluso di conoscere i contenuti di un ordine di servizio rilasciato dall’allora amministrazione Messinese. Per la procura, la presunta omissione sul servizio di raccolta e su quelli aggiuntivi avrebbe determinato la conseguenza dei cumuli in strada. Quella che tocca l’imprenditore campano è una costola dell’indagine più ampia, al centro di un altro dibattimento in corso e che aveva spinto la difesa dell’imputato a richiedere la riunione.

Sono parti civili i legali che rappresentano due associazioni, “Aria Nuova” e “Amici della Terra”, che segnalarono i roghi dei cumuli. I presidenti delle associazioni, Saverio Di Blasi ed Emanuele Amato, hanno dato mandato agli avvocati Joseph Donegani e Salvo Macrì. In aula, si tornerà il prossimo aprile.

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