Gela. Nel ricorso presentato ai giudici del riesame di Caltanissetta, la difesa del giovane Kevin Canotto ha sostenuto la necessità di rivedere anzitutto la misura impostagli, quella della detenzione in carcere. L’indagato però rimane ristretto, mentre sono in corso le indagini sul tentato omicidio di contrada Zai. Secondo i carabinieri e i pm della procura, Canotto ha sparato per uccidere. Uno dei colpi, in base alla dinamica ricostruita dagli investigatori, solo per poco non ha raggiunto una giovane, presente nell’immobile verso cui sono stati indirizzati gli spari. Il ricorso al riesame, presentato dal legale di difesa, l’avvocato Davide Limoncello, non è stato accolto. Secondo il difensore, l’indagato non avrebbe avuto alcuna intenzione di uccidere.
Si sarebbe recato in contrada Zai per un chiarimento e ha spiegato che giorni prima pare fosse stato aggredito da familiari della ex che avrebbe voluto riconquistare. Alcuni proiettili hanno colpito due cani. Canotto avrebbe agito a seguito di varie vicissitudini sorte con la famiglia della sua ex fidanzata (ha dato mandato al legale Giuseppe Cascino per seguire il procedimento). Per i giudici del riesame, non ci sono i presupposti per rivedere il provvedimento e la misura. E’ accusato inoltre della disponibilità dell’arma, di stalking, di lesioni e minacce. Le indagini proseguono.