Gela. Ci vorranno ancora diverse settimane prima di concludere i controlli incrociati avviati dai tecnici del Comune. Mancano le volture. Da quanto emerge, comunque, pur in assenza di dati precisi, sarebbero diversi i casi di associazioni o privati che continuano ad utilizzare immobili del Comune senza praticamente pagare alcuna utenza. Energia elettrica, allacci telefonici e idrici sarebbero rimasti sempre a carico dell’ente comunale anche se gli immobili sono nella disponibilità di terzi. In tanti casi, non ci sarebbe alcuna traccia della voltura che avrebbe dovuto consentire ai responsabili delle associazioni, entrati in possesso di immobili pubblici, di risultare intestatari delle utenze. Invece, niente di niente e costi aumentati per le casse dell’ente pur non avendo la disponibilità materiale delle strutture.
Le richieste del consigliere comunale. “I casi, come sospettavo – spiega il consigliere comunale dell’Udc Giovanni Panebianco – sono tanti e gli uffici comunali, pur con risorse molto scarse, stanno cercando di fare chiarezza. Purtroppo, le convenzioni stipulate tra l’ente e i privati sono rimaste lettera morta. Le mie richieste di accedere agli atti erano finalizzate proprio a fare chiarezza sull’intera questione”.
