Gela. Uno, stando alla “mappa” che era stata disegnata dall’ex governatore siciliano Nello Musumeci, è previsto in città. Sull’opportunità di realizzare un sistema per i rifiuti della Sicilia occidentale ha iniziato ad interrogarsi anche il sindaco Lucio Greco, che di recente durante gli “Stati generali per la rigenerazione dei territori” si è pubblicamente chiesto se sia la scelta migliore. L’ha fatto nel corso di un dibattito organizzato anche sul tema dei termovalorizzatori. I grillini del Movimento cinquestelle, fin dall’inizio, hanno spiegato di non condividere per nulla l’opzione “degli inceneritori”. Ora, il parlamentare regionale Antonio De Luca, capogruppo all’Ars, non esclude il ricorso alla Corte dei Conti. “Nella terra di Pirandello la questione degli inceneritori non poteva fare eccezione. La vicenda è quantomeno paradossale. Non hanno bruciato rifiuti perché non ci sono, e meno male, ma intanto rischiano di bruciare montagne di soldi dei siciliani. La cosa assurda è che di tutte queste scelte sbagliate, perché di sbagli nei numerosi passaggi ce ne saranno, a pagare sarà sempre Pantalone, cioè i siciliani. E questo, oltre che essere profondamente ingiusto, è incredibile”, dice. I grillini potrebbero avviare una procedura di accesso agli atti. “Faremo richiesta di accesso agli atti – dice ancora – e incaricheremo i nostri legali di studiare a fondo la vicenda, per vedere se ci sono gli estremi per fare un esposto alla Corte dei Conti”. Gli esponenti pentastellati escludono che la via degli inceneritori possa essere quella risolutiva davanti all’emergenza rifiuti che si ripropone ciclicamente.
“Intanto – conclude De Luca- Schifani ci ripensi sugli inceneritori. Non è questa la strada da battere per affrontare la questione rifiuti. Oltre ad essere concettualmente sbagliati, bene che vada vedranno la luce tra anni, mentre l’emergenza è ora. Il governo regionale, inoltre, ci dia notizie sulla profonda revisione del piano dei rifiuti chiesta dalla Commissione europea, condizione indispensabile per l’accesso ai fondi europei di cui parla tanto Schifani e che altrimenti rischieremmo seriamente di perdere”. Proprio il presidente ha invece ribadito che il governo regionale porterà avanti gli investimenti sui termovalorizzatori e ha confermato che rimane in piedi la possibilità di Gela.
Questa non è ignoranza, è malafede!