Gela. E’ forse il punto interrogativo più consistente che grava su una situazione finanziaria dell’ente comunale, ancora sotto verifica. Palazzo di Città deve circa quattordici milioni di euro all’Ato Cl2 in liquidazione, attualmente sotto amministrazione giudiziaria. Lo scorso luglio, è stata emessa la sentenza del tribunale delle imprese di Palermo che ha confermato il maxi credito spettante ad Ato per mancati pagamenti risalenti al passato e relativi principalmente ai conferimenti del Comune di Gela nella discarica Timpazzo. Sono cifre che condizionano i conti del municipio e che sono già finite all’attenzione del collegio dei revisori, che ha poi emesso un parere negativo al bilancio di previsione. L’amministratore giudiziario di Ato Cl2, Carmelo Blancato, ha appena esteso il mandato affidato al legale individuato dall’ente, l’avvocato Riccardo Rotigliano. Dovrà occuparsi di rappresentare l’Ato anche nel giudizio di appello. L’amministrazione comunale, infatti, ha deciso di impugnare la sentenza del tribunale delle imprese. Una decisione che per gli attuali responsabili Ato conferma che non c’è volontà di coprire il debito, “preso atto pertanto che tutta la fase interlocutoria della ipotesi di rateizzazione non ha portato a nulla”. Anche la possibilità di una transazione viene esclusa, “trattandosi di crediti vantati da una società partecipata pubblica”, scrive l’amministratore giudiziario dell’Ambito. Inoltre, è precisato che “il Comune non ha mai portato all’ordine del giorno del consiglio comunale il riconoscimento del debito fuori bilancio”.
Per il dottor Blancato, garantire il recupero dei quattordici milioni di euro è fondamentale “per la sopravvivenza della stessa società per azioni e per affrontare tutta la fase liquidatoria successiva, al fine di garantire la regolarità dei pagamenti per tutti gli impegni in essere, dei debiti pregressi e della gestione post-mortem presso la discarica Timpazzo”. Quello del maxi-credito Ato continua ad essere un dossier che probabilmente condizionerà anche le prossime scelte amministrative.