Acque di lavorazione di un frantoio sversate a ridosso del fiume Gela, “area va bonificata”

 
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L'area dello sversamento

Gela. Non sono emersi dati che possano far pensare ad una contaminazione. L’area a ridosso del fiume Gela, dove nelle scorse settimane sono state sversate acque di lavorazione delle olive, va però bonificata. L’attenzione dei carabinieri del Noe, dei militari della capitaneria di porto e dei tecnici Arpa, si è concentrata su terreni a ridosso del fiume, risultati di proprietà di un’azienda privata. I titolari del frantoio, che hanno sversato violando la disciplina che regola lo smaltimento di queste sostanze, devono provvedere alla bonifica. Le acque di lavorazione sono state sversate con il rischio di farle finire lungo il corso del fiume, che ha già patito diversi fenomeni dello stesso tipo, con sostanze pericolose smaltite in acqua e poi sfociate in mare.

Il sindaco Lucio Greco ha firmato un’ordinanza che impone gli interventi per ripristinare lo stato dei luoghi. L’obbligo è stato impostoai titolari del frantoio. Parallelamente è in atto un’indagine della procura. La proprietà dell’attività produttiva è stata denunciata e l’area sottoposta a sequestro.

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