Gela. In consiglio comunale, questa sera, i pro-Greco della prima ora (o quasi), anche se l’azzeramento della giunta ha attutito ogni obbligo politico, hanno rimarcato ancora una volta che non tutto è perduto. Il loro voto favorevole l’hanno espresso sia alla variazione di bilancio da 700 mila euro per i servizi sociali sia al piano triennale delle opere pubbliche (per salvaguardare diversi progetti già finanziati). I gruppi che hanno sostenuto il sindaco non si sono tirati indietro. Qualche assenza c’era e l’ha sottolineata il centrista Salvatore Incardona, che ha fatto capire di diffidare dai “responsabili” che non si presentano in aula quando ci sono atti importanti da affrontare. Ogni riferimento ricade sui cuffariani della Nuova Dc, che stanno sondando diversi partiti di centrodestra per un rilancio dell’amministrazione Greco ma in aula non c’erano. Che qualcosa di diverso dallo schema consolidato potesse concretizzarsi si era capito durante la riunione che ha preceduto la seduta del civico consesso. Il sindaco Greco, infatti, ha chiamato a rapporto tutti i consiglieri (di maggioranza e di opposizione). E’ stata l’occasione per approfondire diversi aspetti legati ai problemi di bilancio e a numeri che probabilmente potrebbero portare a procedure di dissesto o predissesto. Si sono presentati esponenti di centrodestra che ad oggi non hanno mai veramente aperto ad un governo di salute pubblica. Al tavolo hanno partecipato salviniani e meloniani, oltre agli azzurri di Forza Italia. Gruppi che poi in aula hanno assicurato la permanenza durante le votazioni sulla variazione di bilancio e sul piano triennale delle opere pubbliche. Potrebbe essere un primo segnale di disgelo? Difficile dirlo e forse bisognerà consumare più di qualche altro passaggio politico. Forse nelle segreterie politiche di centrodestra qualcosa si muove, perlomeno con l’obiettivo di evitare lo stop di un commissariamento che pare non piacere a nessuno. I numeri registrati questa sera in aula, secondo qualche osservatore non così esterno, hanno dimostrato che probabilmente l’azzeramento si è rivelato fin troppo fulmineo rispetto alle reali esigenze di una maggioranza che comunque dieci consiglieri riesce a garantirli, arrivando all’approvazione di atti amministrativamente consistenti.
Qualche attenzione in più il sindaco potrà riceverla dal centrodestra? I cuffariani, contestati questa sera dai consiglieri vicini a Greco, continuano a mantenere contatti e a sondare il campo del centrodestra (anche domani dovrebbero tenersi incontri e gli esponenti della Nuova Dc aspettano riscontri). Cosa farà l’avvocato? Le dimissioni non sembrano per nulla all’ordine del giorno e il voto di questa sera potrebbe spostare il baricentro. Il sindaco ritornerà dagli alleati di tre anni fa (quelli rimasti) oppure cercherà ancora di allargare al centrodestra, che sente come area politica di appartenenza?