Aprire una fattoria didattica può essere un’ottima decisione per una serie di motivi. Si tratta infatti di un’occasione preziosa per fornire uno spunto per la formazione della comunità locale, come nel caso degli istituti scolastici, e per avvicinare i giovanissimi alla natura.
Inoltre, è possibile introdursi nel mondo delle pratiche agricole sostenibili, e sostenere l’agricoltura locale, fondamentale per la sopravvivenza della biodiversità. Ecco alcuni dei requisiti e dei passi più importanti da affrontare per aprire una fattoria didattica.
Cos’è una fattoria didattica e quali attività vengono svolte
Una fattoria didattica, come anticipato poco sopra, offre la possibilità ai ragazzi di entrare a contatto con la natura, e con tutte le attività normalmente svolte in un contesto come questo. Oggi sono molte le aziende agricole italiane che hanno deciso di investire nelle fattorie didattiche, offrendo un pacchetto esperienziale completo agli istituti scolastici in visita. Si parla dunque di attività come la raccolta della frutta e delle uova, dar da mangiare agli animali, e altri momenti chiave come la raccolta del miele o l’apprendimento di competenze come la mungitura delle mucche.
Inoltre, in una fattoria didattica i visitatori possono esplorare campi e giardini, osservare gli animali nei loro habitat naturali, conoscere le pratiche tipiche dell’agricoltura sostenibile o semplicemente godersi l’aria fresca della campagna. Quali sono i vantaggi? Grazie alle fattorie didattiche, i bambini potranno conoscere meglio la biodiversità e l’importanza dell’agricoltura sostenibile. Potranno inoltre entrare in contatto con la natura, imparare abilità utili e soprattutto raggiungere una maggiore consapevolezza relativa all’importanza dell’ecosostenibilità. Infine, va detto che le fattorie didattiche non ospitano soltanto i ragazzi delle scuole, ma accolgono anche le famiglie e i consumatori.
I requisiti per aprire una fattoria didattica in Italia
Prima di iniziare a pianificare questo progetto, è importante chiarire il quadro giuridico in base al quale è possibile aprire una fattoria didattica in Italia. Naturalmente, a seconda della regione e dell’area in cui si opera, possono esserci piccole sfumature nella legislazione di cui tenere conto. In termini generali, l’apertura di una fattoria didattica è possibile solo previo rilascio di un’apposita qualifica da parte delle amministrazioni della regione. Ovviamente il rilascio di questa autorizzazione viene comunque legato al rispetto di una serie di fattori, come la presenza di strutture a norma e la necessità di adottare dei sistemi propri dell’agricoltura biologica.
Se si sta aprendo una fattoria didattica da zero, sarà necessario comprare terreno e immobili, con una spesa di partenza minima che si aggira intorno ai 150.000 euro. Se invece l’attività è già avviata basterà richiedere un prestito con un piano di ammortamento ben determinato, anche online attraverso alcuni servizi bancari, in modo da restituire agevolmente e in poche rate la cifra necessaria. Quest’ultima può essere utilizzata per mettere a norma le strutture e per investire in un programma di marketing studiato appositamente sulle proprie esigenze. Ritornando agli obblighi di legge, una fattoria didattica può essere aperta soltanto se prevede un accurato piano educativo da sottoporre agli studenti e in linee generali ai visitatori. Anche in questo caso, il programma dovrà essere approvato dalla regione.