Gela. Chi è vicino alle trattative in corso sembra convinto che il punto si possa effettivamente fare nel fine settimana, “entro domenica”. Sono tanti i no giunti pubblicamente da pezzi del centrodestra locale, che non sembrano intenzionati a lanciare nessun salvagente d’emergenza all’avvocato Lucio Greco, ora senza più una giunta. Gli incontri si stanno tenendo, lontani da troppe luci. Sembra che si cerchi di convincere proprio quell’area di centrodestra che fino ad ora non ha mai aperto alcun discorso politico con il sindaco, che questa mattina invece ha richiamato tutti al senso di responsabilità davanti a scelte che potranno essere anche “drammatiche”, riferendosi principalmente al capitolo degli atti finanziari. Il sindaco ha bisogno di numeri e di consiglieri che possano perlomeno condividere punti strategici del programma. In realtà, nei confronti che ci sono stati in queste ore sembra si voglia ragionare anche di un’alleanza politica, chiaramente di centrodestra, da sviluppare in vista delle prossime scadenze elettorali. Il sindaco non ha nascosto, in questi ultimi mesi, di aver scelto di stare proprio nel centrodestra, inducendo diversi alleati a non fare per nulla salti di gioia. “Vogliamo parlare a chi fa la politica con la testa e non con la pancia”, si affretta a dire qualcuno che sta a sua volta seguendo i tentativi di dialogo, che pare possano passare dalle stanze di partiti di centrodestra (non sono esclusi né Lega né Fratelli d’Italia). Ufficialmente, nessuno apre al sindaco. Chi sta esplorando l’ipotesi di un rilancio del progetto Greco sembra invece convinto che qualche chances in più possa esserci, magari passando dalle segreterie palermitane.
Gli alleati della prima ora, che hanno lasciato la giunta con le dimissioni chieste dal primo cittadino, di fatto non sanno molto dei ragionamenti in corso e pare che l’avvocato Greco voglia portare avanti questo tentativo senza chiedere sostegni particolari ai suoi. Se non dovessero esserci esiti, allora dovrà tirare le somme, probabilmente già prima della seduta di consiglio comunale di lunedì sera, che all’ordine del giorno prevede anche una variazione d’urgenza al bilancio di previsione, che è lo spauracchio amministrativo di queste ultime settimane.
Questa vicenda politica ha tutte le caratteristiche di una novella pirandelliana, con la differenza che nelle novelle di Pirandello c’è sempre una morale e una conclusione da cui trarre insegnamento. C’è un dilettantismo ed una approssimazione senza precedenti nel tentare di trovare un equilibrio amministrativo che è latitante. È una nave senza nocchiero in balia delle acque, le sue stesse. Affonda la barca e con essa tutta la città. La cosa migliore sarebbe che tutti si dimettessero per incapacità manifesta. La città ha bisogno di un governo serio, responsabile e di una classe politica capace. È necessario che torni la sinistra, senza la quale la città in questi 12 anni è arretrata in tutte le direzioni: servizi sociali, diritto al lavoro, trasporti, decoro, qualità della vita.