Gela. In questo periodo, le vertenze in municipio non sono solo politiche ma potrebbero diventare anche sindacali. Gli atti finanziari “congelati” non favoriscono il buon funzionamento della macchina burocratica e a risentirne sono i dipendenti, che attendono gli arretrati contrattuali degli ultimi quattro anni. “Si tratta per l’appunto di quattro anni di arretrati non liquidati dall’amministrazione comunale. Questa situazione insostenibile richiede un intervento urgente al fine di liquidare al più presto le spettanze arretrate a tutti i dipendenti interessati. Ci meraviglia la circostanza per la quale un ente pubblico che dovrebbe essere il garante assoluto delle leggi e delle norme costituzionali, si sta invece comportando come un pessimo datore di lavoro, incurante dei principi fondamentali del diritto”, fanno sapere dall’Ugl attraverso la Utl Grazio Pietro Scuvera.
Il sindacato si rivolge al primo cittadino. “Al momento, il lungo stato di insolvenza sta producendo un grave disagio ai lavoratori, nel periodo in cui si vedono tartassati dal caro bollette e dal carovita. Il mancato versamento delle spettanze economiche è uno dei più gravi inadempimenti degli obblighi che gravano su un datore di lavoro. Pertanto, dica subito il sindaco, nella sua qualità di rappresentante dell’ente – aggiunge Scuvera – se intende attivarsi per correggere le vistose inadempienze che pendono in capo ai propri dipendenti. Qualora dovesse perdurare ancora l’assurda inerzia amministrativa, non esiteremo a trasferire la vertenza nelle opportune sedi istituzionali garanti del diritto costituzionale”.