Gela. Chiudere prima possibile la crisi del governo della città, per tentare di avere numeri in consiglio comunale e stabilità fino alla conclusione del mandato. E’ questo il mantra che accompagnerà il tentativo del sindaco Lucio Greco, dopo che questa mattina la giunta è stata completamente azzerata con le dimissioni degli ultimi tre “superstiti”, gli ormai ex assessori Terenziano Di Stefano, Romina Morselli e Ivan Liardi. Una stabilità che Greco cerca da tempo e che riteneva non fosse più assicurata con una maggioranza ridotta ai minimi. I numeri serviranno da subito, salvo che non ci siano sviluppi differenti. Lunedì mattina, infatti, è convocato il consiglio comunale, in seduta ordinaria, e il presidente Salvatore Sammito ha inserito all’ordine del giorno una variazione urgente al bilancio di previsione, per l’esercizio 2022. Potrebbe essere la prima prova del nove, per capire se le mosse del sindaco abbiano aperto qualche varco. Gli atti finanziari sono la vera incognita di questo fine anno e il parere negativo dei revisori ha messo tutto in discussione, probabilmente accelerando la crisi che ha poi travolto la giunta dell’avvocato.
Sarà il primo provvedimento delicato sul quale il civico consesso dovrà pronunciarsi, sempre che ci sia l’intenzione di farlo. Tutti gli atti finanziari, con in testa il bilancio, sono attualmente sotto verifica ed è in corso una procedura di riaccertamento, che il sindaco sta seguendo anche facendosi assistere da un consulente. Con la giunta azzerata e senza una vera maggioranza, già lunedì potrebbero arrivare segnali dall’assise civica, che Greco dovrà poi inevitabilmente valutare e con molta attenzione.