Gela. Le dimissioni dell’assessore alla polizia municipale Giuseppe Licata sembra abbiano spinto il sindaco Lucio Greco ad intensificare i ragionamenti in corso per individuare una possibile soluzione alla crisi ormai manifesta della sua alleanza, che sta trascinando via anche la giunta, ridotta a soli tre “superstiti”, il vicesindaco Terenziano Di Stefano di area civica, l’autonomista Ivan Liardi e l’esponente di “Un’Altra Gela” Romina Morselli. In giornata, è previsto un nuovo consulto. L’avvocato ha convocato gli stessi assessori, i consiglieri di maggioranza e i segretari dei gruppi che lo sostengono. Qualche interlocuzione, informale, pare ci sia già stata con qualche assessore. L’azzeramento totale rimane un’opzione che il primo cittadino potrebbe tentare, quasi a dare seguito all’invito politico riportato tra le righe della lettera di dimissioni di Licata. I cuffariani della Nuova Dc, da subito, hanno posto l’esigenza politica di una ripartenza che passasse però dall’azzeramento. L’addio di ieri potrebbe essere quasi uno sprone politico affinché Greco metta mano ad una riorganizzazione complessiva, anche con vista centrodestra. Un azzeramento potrebbe riaprire canali di dialogo inattesi, anche con cuffariani e forse forzisti.
Sono ore frenetiche e i gruppi che fino ad oggi hanno confermato il patto con il sindaco non sono per nulla convinti che l’azzeramento e nuove aperture politiche possano essere le soluzioni a tutti i mali dell’amministrazione comunale. Addirittura, proprio gli assessori alleati potrebbero giocare d’anticipo presentando le dimissioni, senza arrivare all’azzeramento formale. Anche questa è un’ipotesi che non pare per nulla infondata. Gli esponenti più vicini al sindaco stanno facendo da tramite per cercare di capire se si possa arrivare ad un punto di incontro. Il tavolo convocato per le prossime ore dovrebbe servire forse a chiudere la fase delle scelte, con la formulazione del da farsi. Per Greco, decidere e in fretta è ormai prioritario. Ci sono troppe scadenze cruciali, a partire da quelle per gli atti finanziari. Andare avanti in un costante stato di incertezza politica lede e l’avvocato comunicherà ai suoi la possibile exit strategy, che dovrà superare da subito le prime prove sul campo. L’alleanza di tre anni fa potrebbe uscirne del tutto rivisitata.