Gela. I tempi stringono e il sindaco Lucio Greco deve decidere come andare avanti. Italia Viva ha sostenuto il progetto amministrativo prima di lasciare anche l’assessorato all’ambiente, ancora senza un titolare. I dirigenti del partito vedono una città in gravissima crisi, con una giunta che non riesce a programmare. “Da sei mesi la giunta è incompleta, il sindaco non riesce a sostituire i tre assessori dimissionari lasciando le rispettive deleghe ambiente, rifiuti, sanità, servizi sociali, bilancio nelle sue mani. Questa è la prova dell’incapacità del sindaco di prendere decisioni perché oramai ingabbiato degli umori e delle vicende politiche dei partiti e dei gruppi che lo sostengono. Sveglia sindaco – fanno sapere dal coordinamento di Iv – non c’è più tempo da perdere, la città è in ginocchio, non può continuare a pagare gli errori di una amministrazione assente, slegata dai gravi problemi della comunità, dalle difficoltà reali di convivere con un degrado inaudito, che a dire del sindaco parte da lontano ma trova massima espressione nel presente. L’incapacità di programmare e di offrire rimedi ai continui problemi, hanno fatto venire meno ogni servizio pubblico e condizionato notevolmente la vivibilità di una città in continua emergenza”. Uno status quo amministrativo che per i dirigenti di Italia Viva non è più sostenibile. Il partito ha lasciato la giunta in pieno dissenso soprattutto con le scelte sul servizio rifiuti. La crisi però la ritengono generalizzata. “I fallimenti amministrativi sono tanti, lo stato della sanità, la sicurezza, la raccolta dei rifiuti, il verde pubblico, le strisce blu, la viabilità, la pulizia dei tombini, le politiche commerciali, l’aumento dei tributi, la mancanza delle politiche giovanili, del sostegno sociale, l’abbandono delle classi bisognose e dei diversamente abili. Da non sottovalutare il mancato restyling della città che si poteva realizzare con il superbonus 110 per cento. Ancora, in tema di salute dei cittadini, la chiusura di molti reparti del nosocomio è un disastro sulla pelle della comunità. Il consiglio è diviso da tempo sulla sfiducia, che tutti manifestano di condividere e che nessuno ha la forza di traghettare in consiglio. La cittadinanza non è più disposta a farsi ignorare, non è più disposta ad essere amministrata da chi non ha a cuore gli interessi primari dei suoi cittadini quale quello, in primis, della salute e del benessere inteso in tutti i suoi aspetti. Un sindaco, specie se giusto, deve saper ascoltare, deve saper attentamente valutare tutti gli aspetti dei problemi, deve assumersi l’onore di fare delle scelte, sapendo analizzare al meglio i pro e i contro di ogni decisione presa, facendosi pienamente carico di ogni tipo di responsabilità, in primis del giudizio dei propri concittadini”.
Un’amministrazione slegata dalla città. Iv non sembra aprire a soluzioni alternative all’attuale governo locale. Non sembrano fornire elementi per eventuali colloqui istituzionali. Greco deve uscire dalle sabbie mobili con le proprie forze, altrimenti dovrà assumere le conclusioni del caso. “Il sindaco e la sua giunta da ormai troppo tempo hanno tolto la serenità a grossa parte della cittadinanza che è seriamente preoccupata per il futuro dei propri figli, della propria terra e del proprio futuro – concludono – una cittadinanza che ha dovuto subire continui definanziamenti di opere del territorio a cui è sempre seguito un silenzio assordante della giunta, ciò a dimostrazione della debolezza politica e della poca autorevolezza di una giunta che è stata prima civica, poi arcobaleno, poi di centrodestra, poi di centro, ora in cerca di collocazione. Ecco perchè non ci stupiscono gli scarsi risultati ottenuti in termini economici e di benessere generale dei cittadini. Non si può tutto esaurire nello a sparare a zero contro gli amministratori del passato e, allo stesso tempo, fuggendo da ogni confronto pubblico richiesto dagli stessi. Il tempo ha dato torto al sindaco giusto. Non c’è dubbio che a distanza di tre anni e mezzo dall’elezione, la città è messa peggio di prima sui temi che più inquietano i cittadini. Il degrado, la salute, la sicurezza, il rilancio economico. Ormai si assiste ad un continuo fuggi fuggi, hanno lasciato dirigenti, assessori, consiglieri comunali, partiti politici e la maggioranza è diventata minoranza. Il sindaco prenda atto del fallimento e decida cosa vuol fare. Vada avanti se ha il coraggio di farlo ma lo faccia subito, con forza e autorevolezza, altrimenti faccia un passo indietro per il bene suo e dell’intera città”.