Gela. E’ stata una delle gocce che ha fatto tracimare il vaso amministrativo nel rapporto tra i civici della maggioranza e l’ex assessore di Forza Italia Nadia Gnoffo. Dopo circa un anno, è sostanzialmente conclusa la trafila per il riconoscimento del contributo in favore dei nuclei familiari meno abbienti, a copertura della Tari 2021. Gli uffici del settore servizi sociali, nonostante la lunga indisponibilità del responsabile della procedura, sono riusciti a definire i due elenchi, quello degli ammessi (con relativo contributo riconosciuto) e quello dei non ammessi. In totale, sono state presentate 1.753 domande. Gli ammessi sono 1.561 e gli esclusi, invece, 192 (per ragioni che vanno dalla mancanza dei requisiti reddituali e fino all’assenza di documentazione prevista nel bando). Di fatto, il contributo che viene concesso agli aventi diritto va a coprire l’ammontare della Tari sui rifiuti dovuta per il 2021.
Un punto sul quale il gruppo consiliare di “Una Buona Idea” (che aveva fin dall’inizio proposto la misura) ha più volte contestato i tempi lunghi dell’assessorato, ritenendo non adeguato l’operato dell’ormai ex assessore Gnoffo, che a sua volta ha sempre ribattuto parlando di uffici con pochissimo personale e della necessità di fare fronte all’indisponibilità prolungata di uno dei tecnici che si occupava delle pratiche. Lo scontro tra i civici e l’assessore azzurro è andato più volte in scena nel corso di sedute di consiglio comunale. I contributi sono resi possibili da un fondo regionale che era stato assegnato al Comune per l’emergenza Covid.