Gela. Nuova Dc e il sindaco Lucio Greco sulla stessa frequenza politica. Se già montano pesanti perplessità tra le fila della maggioranza, rispetto all’azzeramento e all’apertura al centrodestra proposti dai cuffariani, è invece il sindaco a spiazzare un po’ tutti. Greco non chiude per nulla alle proposte dei dirigenti della Nuova Dc e anzi sprona la sua attuale maggioranza a riflettere. Il sindaco affida un ruolo quasi da “sherpa” politici ai cuffariani, per aprire vere e proprie interlocuzioni anche con il centrodestra. “Prendo atto del senso di responsabilità da parte della Nuova Dc e ne condivido le finalità. Tentare di costruire una maggioranza in grado di impedire che la nostra città, così come sperano in molti, precipiti nella ingovernabilità e quindi nel caos più assoluto, è un invito, ma soprattutto un dovere, che tutti dovremmo cogliere. Nulla vieta ad una forza moderata come la Nuova Dc, che, proprio per la sua collocazione centrista può mediare e fare da equilibrio tra tutte le varie anime che compongono il quadro politico del centrodestra, di intraprendere tutte le iniziative mirate al rafforzamento della maggioranza”, spiega l’avvocato. Ieri, c’è stato un tavolo con i cuffariani e i centristi ne hanno approfittato per delineare la loro “cura” politica, che passa da un azzeramento e dall’apertura al centrodestra, area ormai di riferimento del primo cittadino.
Questa mattina, ci sono state interlocuzioni tra il sindaco e i suoi alleati, che però sono parsi decisamente scettici, viste le posizioni che fino ad ora sono state tenute da gran parte del centrodestra locale, che ha anche condiviso la mozione di sfiducia. “Sarebbe opportuno e costruttivo che tutte le forze le forze politiche, fino ad oggi parte della maggioranza, tornassero a riunirsi e a confrontarsi lealmente. Per questo convocherò – aggiunge Greco – al più presto una riunione che ci permetta di affrontare e stabilire insieme i percorsi da intraprendere”. L’avvocato di fatto apre ad interlocuzioni che vadano ben oltre il perimetro della sua attuale maggioranza e tutto potrebbe essere rimesso in gioco.