Gela. La presunta vicinanza al gruppo mafioso degli Emmanuello non gli risparmiò la violenta spedizione punitiva. La spedizione punitiva. La vittima rimase in coma per diversi giorni. Adesso, si apre l’udienza preliminare nei confronti di due imputati, all’epoca dei fatti ancora minorenni. In base alle accuse mosse per primi dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, avrebbero fatto parte del gruppo che prese di mira il presunto affiliato al gruppo Emmanuello. Devono rispondere di tentato omicidio. L’obiettivo prescelto avrebbe avuto la colpa di non aver saldato una serie di lavori effettuati su suo stesso mandato. L’aggressione scattò nei pressi di via Tucidide. I fatti risalgono ormai a circa sedici anni fa. I due imputati, allora ancora giovanissimi, dovranno rispondere alle accuse. I provvedimenti di chiusura delle indagini vennero notificati ai difensori, compreso l’avvocato Ivan Bellanti, già lo scorso marzo.