Gela. Irregolarità all’interno dei cantieri avviati dalla sua azienda. Le anomalie emersero durante una serie di controlli, estesi al personale utilizzato. I controlli nel cantiere. Così, arriva una pesante sanzione per l’imprenditore edile finito a processo: 4 mila euro. Il pubblico ministero Sonia Tramontana aveva invece chiesto la condanna a tre mesi di arresto. Dagli accertamenti emersero irregolarità soprattutto sul fronte dell’adozione delle misure di prevenzione e di sicurezza. Accuse contestate dall’imputato Emanuele L. e dai suoi legali di fiducia, gli avvocati Carmelo Tuccio e Giuseppe Ferrara. Proprio i difensori, durante la discussione finale davanti al giudice Ersilia Guzzetta, hanno sottolineato l’esistenza di alcune incongruenze anche rispetto alle accuse mosse. Se per i magistrati della procura il cantiere sarebbe stato avviato in città, stando ai difensori, invece, i lavori si sarebbero svolti nella zona di Butera. Un particolare che andrebbe ad incidere sulle contestazioni. Alla fine, però, il giudice ha optato per la sanzione in denaro.