“Alternativi a Greco”, Arancio: “Pd deve rilanciarsi, maggioranza non è d’accordo su nulla”

 
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Arancio in aula all'Ars

Gela. “Greco dovrebbe prima di tutto parlare con la città. L’attuale maggioranza non riesce ad essere d’accordo su nulla. Il Pd, in maniera coerente, uscì dalla giunta perché l’agenda programmatica non è stata rispettata”. L’ex parlamentare Ars Giuseppe Arancio, dopo due mandati consecutivi, ha scelto di non ricandidarsi alle regionali dello scorso settembre. Ora, guarda soprattutto all’evolversi del partito locale. “Dobbiamo ripartire – dice – il Pd c’era, c’è e ci sarà. Gli altri, invece, non so fino a quando dureranno. Dobbiamo ripartire dai temi e dalla città. Questa amministrazione ha ottenuto solo alcuni finanziamenti mentre gli altri inizia a perderli. Le bonifiche vanno a rilento. Il porto rifugio è fermo mentre la Regione ha definanziato la darsena. Il servizio rifiuti non ha prodotto sostanziali miglioramenti e c’è anche la questione dell’impianto proposto dal precedente governo regionale. Ci sono tanti problemi e il Pd deve stare con la città e difenderla. L’abbiamo sempre fatto ma probabilmente non siamo riusciti a farlo capire al meglio”. I dem non hanno onfermato il seggio che è stato di Arancio. Neanche il segretario provinciale Peppe Di Cristina ha centrato l’obiettivo. “Non aver confermato il seggio all’Ars è sicuramente un fatto da non trascurare – aggiunge l’esponente dem – però, il Pd ha ottenuto duemila voti in più rispetto alla mia ultima elezione. Le dimissioni di Di Cristina? E’ una risorsa importante, come altri dirigenti di questo partito. Personalmente, non sono d’accordo con le dimissioni, anche perché fra due mesi ci saranno i congressi e si capirà meglio da chi ripartire. Potrebbe essere lo stesso Di Cristina oppure potrebbero emergere altre soluzioni per rilanciare il Pd”. Se la maggioranza del sindaco Greco scricchiola e anche i forzisti hanno deciso di lasciarla, i dem non sembrano più interessati ad un dialogo. “Ci sono stati dei tentativi di riallacciare rapporti con il sindaco – dice ancora Arancio – alcuni condotti anche dal segretario cittadino. Abbiamo sempre detto che il Pd è interessato ai temi. Da Greco però non sono arrivate risposte”.

Arancio è convinto che i dem siamo ormai alternativi all’amministrazione comunale e al modello politico del primo cittadino. “Siamo sicuramente in un polo progressista, che non può fare a meno del Pd – continua – il nostro deve essere un progetto alternativo a Greco ma bisogna andare a fasi precise. Prima di tutto, bisogna puntare sui temi per la città e poi decidere chi essere e con chi stare, anzitutto con i più deboli. Discorsi che tendano ad escludere mi sembrano inefficaci”. L’ex parlamentare Ars colloca il sindaco in un contesto politico estraneo a quello del Pd. “Ha spiegato di aver sostenuto il presidente della Regione Renato Schifani – conclude – quindi, si colloca nel centrodestra. Lo stesso centrodestra di Fratelli d’Italia e Lega che invece sostengono la mozione di sfiducia”. I dem cercheranno di rimettere insieme i pezzi e comunque anche Arancio sembra piuttosto convinto che il partito riuscirà a ritagliarsi un ruolo importante, anche in vista delle prossime amministrative.

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