Gela. “Il gruppo si sta riorganizzando e a breve ufficializzeremo il nuovo direttivo. Non escludiamo, nei prossimi mesi, di confluire in una diversa area politica”. “Stiamo valutando…”. Il consigliere comunale di Reset Luigi Di Dio conferma che la lista, formata lo scorso anno per appoggiare la candidatura a sindaco di Giuseppe Di Dio, sta cercando di definire l’immediato futuro politico. “Non siamo mai stati a sostegno dell’amministrazione del sindaco Domenico Messienese – spiega – è anche vero, però, che ci siamo prefissati l’obiettivo di non scadere nell’opposizione a prescindere”. Non è da escludere che il futuro della lista e dei due consiglieri comunali Luigi Di Dio e Francesca Caruso possa parlare centrista. “I nostri valori sono sempre stati quelli del cattolicesimo e della tradizione dei moderati – continua Di Dio – è ancora presto per dare una risposta definitiva. Comunque, l’area di centro è sicuramente più vicina a noi rispetto ad esperienze politiche che si collocano agli estremi. Ovviamente, siamo interessati ad aderire solo ad esperienze politiche che possano avere al centro gli interessi di questo territorio”.
“Sì al polo dei carburanti di nuova generazione”. Intanto, però, Di Dio non boccia definitivamente la giunta Messinese. “Devo dire che, ad un anno di distanza dall’insediamento – conclude – condivido pienamente quanto sta facendo la giunta sul piano del fronte mare. Mi riferisco al lavoro sul porto rifugio e su quello industriale. Mi piace l’idea di non abbandonare la riqualificazione del lungomare e non posso che condividere le attività volte a creare un polo logistico per i carburanti di nuova generazione, ad iniziare dal gas naturale liquefatto. Purchè, ovviamente, tutto questo si vada ad inserire in una strategia economica più ampia. Purtroppo, però, non mancano i punti irrisolti. L’amministrazione sta segnando il passo sul fronte della raccolta differenziata dei rifiuti ma anche sulla questione idrica. Peraltro, noto che non si riescono ad avere risultati positivi anche per le semplici manutenzioni, ad iniziare dal verde pubblico. Ci sono aree della città veramente degradate”.