Gela. Per la difesa, la perizia sulle condizioni psichiche dell’imputato è nulla, perché condotta senza la presenza del consulente di parte e del legale che lo assiste, che non sarebbero stati informati. L’eccezione è stata avanzata, questa mattina, dalla difesa che rappresenta Gianfranco Turco. E’ a processo, davanti al giudice Antonio Fiorenza, perché accusato del furto di un furgone e di un borsello con del denaro. Il legale, l’avvocato Salvo Macrì, già un anno fa aveva ottenuto la sottoposizione a perizia di Turco. Gli accertamenti, però, non vennero espletati e solo lo scorso settembre lo specialista indicato dal giudice ha avuto modo di visitarlo in carcere.
Per la difesa, però, non ci sarebbe stato nessun avviso e quindi l’attività di controllo sarebbe stata condotta senza il consulente di parte. Di conseguenza, anche il contenuto della perizia non sarebbe utilizzabile nel procedimento. Il giudice si è riservato di decidere.