Gela. Cancelli chiusi, a Timpazzo, per i conferimenti che arrivano dal sito privato di Sicula Trasporti, che tratta gran parte dei rifiuti dell’area etnea. Dal 14 novembre, Impianti Srr, la società che gestisce il sistema di Timpazzo, non accetterà più i conferimenti ulteriori, che ormai da oltre un anno mettono sotto pressione la piattaforma integrata locale. Il manager di Impianti Srr, l’ingegnere Giovanna Picone, ha dato comunicazione ai responsabili di Sicula ma anche al dipartimento regionale acqua e rifiuti e alle autorità preposte, compresa la prefettura di Catania. La vasca E di Timpazzo non può più sostenere il peso di quantitativi ulteriori, che arrivano da altre aree dell’isola. Un afflusso iniziato nel pieno dell’emergenza regionale dovuta al quasi totale fermo dell’impianto di Sicula Trasporti. L’ex governo regionale del presidente Nello Musumeci decise di convergere proprio sulla piattaforma locale, determinando una serie infinita di polemiche, soprattutto politiche. Nei mesi, i conferimenti sono proseguiti, seppur con quantitativi minori, ma adesso Impianti Srr ha scelto di chiudere definitivamente ai carichi dell’area catanese. Per l’ingegnere Picone, la priorità va data ai Comuni dell’ambito, a partire da Gela. Se la vasca E andasse incontro a saturazione anticipata, proprio i centri del territorio si troverebbero costretti a conferire in altri siti, così come sta già accadendo per la frazione organica (a causa del sequestro dell’impianto di compostaggio dell’Ato), con costi in netto aumento.
Con i ritmi che erano stati imposti dalla Regione per evitare l’ennesima crisi dei rifiuti nella zona etnea, Timpazzo avrebbe potuto rischiare la saturazione già tempo fa. Impianti Srr ha poi ottenuto un’attenuazione dei carichi e ha inoltre avviato progetti per rendere ancora più efficiente il sistema. Dal 14 novembre non sarà più possibile conferire i rifiuti di Sicula, proprio per impedire che la vasca E perda la capacità di servire i Comuni dell’ambito locale.