Gela. I complessi residenziali costruiti negli scorsi anni in diverse aree periferiche della città sono destinati a pesare ulteriormente sulle casse del Comune. L’esproprio per i cantieri di Modernopoli. Questa volta, la somma da pagare ammonta a circa 600 mila euro. Si tratta dell’ennesimo debito fuori bilancio, ancora da regolarizzare, generato da procedure d’esproprio che permisero a diverse cooperative di costruire villette e complessi residenziali. I due proprietari di un’area espropriata per consentire l’avvio del progetto edilizio di Modernopoli hanno ottenuto sentenze favorevoli dai giudici e, di conseguenza, hanno diritto alle indennità mai versategli. La documentazione è arrivata, negli scorsi giorni, sul tavolo della commissione comunale bilancio, presieduta dal forzista Salvatore Scerra. Davanti ad un debito fuori bilancio così pesante, mentre ancora si attende l’esito della vicenda legata a quello da oltre due milioni di euro vantato dal gruppo Tekra, la commissione ha scelto di prendere posizione. Bisognerà rivalersi sui titolari delle cooperative che avviarono i cantieri proprio grazie agli espropri definiti dai tecnici del Comune. Il presidente Scerra e gli altri componenti della commissione, Vincenzo Cirignotta, Sandra Bennici, Romina Morselli e Simone Morgana, lo chiederanno ufficialmente alla giunta comunale. Si punta, quindi, ad azioni di rivalsa che consentano alle casse del Comune di rifarsi sui proprietari delle cooperative. Azioni giudiziarie che, da anni, sono però praticamente al palo. Sono pochissimi i casi che hanno visto l’ente comunale rivalersi sulle cooperative oppure sulle associazioni di comprensorio che hanno costruito nel corso del tempo. Molte di queste, peraltro, non esistono più.