Gela. Avrebbe chiesto il pagamento pattuito per alcuni lavori svolti all’interno di una struttura che ospita migranti in città. Il giovane chiedeva di essere pagato. I toni, però, si sarebbero accessi, fino a causare l’intervento dei carabinieri. Così, è arrivata la condanna per un giovane ghanese. Quattro mesi di reclusione decisi dal giudice Antonio Fiorenza. Il giovane, difeso dall’avvocato Ivan Bellanti, era accusato di tentata violenza privata. In base alla ricostruzione, avrebbe seguito una delle responsabili della struttura per chiederle di ottenere il pagamento stabilito, ovvero cinquanta euro. Dopo il no che sarebbe arrivato dalla donna, il giovane avrebbe chiesto animatamente spiegazioni. Tutto si verificò, in pochi minuti, davanti ad un istituto di credito in centro storico. La difesa dell’imputato, nel corso della discussione, ha comunque sottolineato come il giovane non avesse alcuna intenzione di aggredire la responsabile della struttura che lo ospitava. I toni della discussione si sarebbero accesi solo dopo il diniego del pagamento. Alla fine, però, è arrivata la condanna.