Gela. La città si prepara alla commemorazione dei defunti cercando di arginare l’emergenza loculi. Solo nelle scorse settimane erano circa 150 le bare accatastate nelle camere mortuarie in attesa di sepoltura. Appena qualche mese fa il settore lavori pubblici aveva chiuso l’iter di gara per l’affidamento dei lavori che dovevano consentire di realizzare 204 loculi. L’appalto da circa 240 mila euro era stato affidato al consorzio ravennate “Ciro Menotti”. Dopo una serie di intoppi, legati alla burocrazia, le strutture prefabbricate sono state istallate e in questi giorni gli operai della ditta incaricata hanno proceduto alle inumazioni. Le sepolture sono andate avanti anche questa mattina, quando il cimitero era già affollato di gente. Tante persone hanno finalmente visto i loro cari seppelliti dopo mesi di attesa, ma rimane la rabbia per una sistemazione, più che provvisoria, che non convince per niente i familiari. Secondo le tante persone che questa mattina si sono recate al cimitero, i container sarebbero brutti da vedere e non rispetterebbero la dignità dei defunti. Ed in effetti il colpo d’occhio non è certo dei migliori. Le foto sono appese grossolanamente con dello scotch, così come i fiori, e i nomi sono scritti di fretta con un pennarello. “Abbiano atteso tanto per ritrovarci questo scempio”, ci racconta una signora. Il marito è stato sepolto oggi, dopo ben nove mesi di attesa.
Dall’amministrazione fanno sapere che già nei prossimi giorni sono previsti interventi di miglioramento, anche estetico dei container, per renderne più gradevole la vista. Nelle prossime settimane, intanto, dovrebbero partire i lavori per la realizzazione di altri 840 loculi che dovrebbero finalmente risolvere ogni problema. Al momento però in camera mortuaria restano circa una ventina di feretri che non sono stati seppelliti per l’assenza dei familiari. Ed è proprio il caso di dirlo, per loro il detto “Riposa in pace”, al momento rimane solo un desiderio irrealizzato.
Sarebbe meglio prima di scrivere certe inesattezze informarsi di quello che sarà di questo progetto e di questa realizzazione innovativa per il territorio.
Purtroppo fare il giornalista è anche questo.
Già solo chiamarli “container” la dice tutta. Mi dispiace, ma la verità sarà presto svelata e spero che gli “articoloni” di paesazzo da giornalisti pressapochisti saranno smentiti.
La verita caro mio e quello che si riesce a vedere e a toccare e uno schifo assoluto e un lavoro e tempistica da incompetenti fannulloni e scassafatica.
Tutto questo purtroppo succede che molti non hanno acquistato quando erano in vita le loro celle . Non gli si può dare colpa ai familiari , però vedere il proprio defunto aspettare 9 mesi per una sepoltura è una cosa assurda . Classe politica gelese dovreste solo vergognarvi e se vi rimane un briciolo di umanità dimettervi tutti in massa senza distinzioni tra centrodestra e centrosinistra . Senza parole !!