Gela. “Se tutti fanno passerella anche per l’attivazione della Breast unit, allora chi è che ha causato i gravi problemi che affliggono la nostra sanità locale?”. “Chi non sta battendo i pugni come dovrebbe?”. Se lo chiedono i consiglieri comunali Guido Siragusa e Anna Comandatore, all’indomani della mobilitazione che ha portato alla raccolta di oltre ottomila firme con l’obiettivo di ottenere il via libera alla Breast unit all’ospedale Vittorio Emanuele. “E’ chiaro che rispetto al consiglio comunale monotematico sulla sanità, svoltosi nell’ottobre del 2015 – spiegano – abbiamo assistito ad un peggioramento della situazione, considerato che settori vitali come le sale operatorie lavorano a regime ridotto poiché gli anestesisti devono sopperire anche alle esigenze di Niscemi. I poliambulatori di via Butera restano in stato di abbandono con apparecchiature obsolete e tempi di attesa biblici anche per gravi patologie. Gli uffici di via Parioli sono inidonei alla ricezione del pubblico costretto a stazionare addirittura nelle scale, mentre nell’ospedale Vittorio Emanuele oltre alla persistente carenza di organico, l’attrezzatura, gli strumenti diagnostici e la manutenzione ordinaria restano un miraggio, cosi come l’Utin, l’Utic e la nuova sede del pronto soccorso”. I due consiglieri non risparmiano critiche neanche verso il management dell’Asp. “La direzione strategica Asp, così come ama definirla il manager Carmelo Iacono, avrebbe dovuto battere i pugni in assessorato e interloquire con il governatore Crocetta – continuano – per ottenere ciò che il nostro territorio reclama da tempo. Invece, lo abbiamo trovato tra la gente a fare passerella, conclamando il suo fallimento che avrebbe come conseguenza l’inevitabile rassegnazione delle dimissioni”. La questione sanità, però, è anche politica.
“Il presidente Farruggia segue solo il suo deputato Cancelleri”. I consiglieri Siragusa e Comandatore lanciano frecciate alla grillina Virginia Farruggia, presidente della commissione comunale ambiente e sanità. “Ci saremmo aspettati che almeno il presidente della commissione consiliare sanità e ambiente – concludono – avesse assunto posizioni nette e decise ed in linea con quanto auspicato dal consiglio comunale e dall’intera comunità gelese. Ad oggi invece a noi pare che il presidente di questa vitale commissione sia totalmente appiattita su posizioni che sono più nisseno centriche ed a totale difesa degli interessi politici del suo leader regionale di riferimento, ovvero il deputato Giancarlo Cancelleri”.
I sindacati chiederanno un incontro a Crocetta. Mentre monta la polemica politica, i sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil hanno già deciso di chiedere un incontro ufficiale al presidente della Regione Rosario Crocetta e all’assessore Baldo Gucciardi. La decisione arriva dopo il vertice chiesto e ottenuto con il management dell’Asp. Nel corso dell’incontro, è emersa la tendenza alla riduzione dei trasferimenti finanziari regionali verso l’Asp locale che sarebbe svantaggiata rispetto a quelle di altre aree della Sicilia. “Ad oggi per l’Asp 2 sono destinati 138 milioni di euro a fronte di 153 – dicono i segretari Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Vincenzo Mudaro – questi sono fatti, non sensazioni o fantasie. Il sindacato confederale ricorda che in questa provincia abbandonata dal potere politico a tutti i livelli, l’ASP rappresenta la più grande azienda del territorio”.